(Teleborsa) - La qualità dei Piani di Ripresa e Resilienza prevale sulla tempistica. Lo ha chiarito oggi un portavoce della Commissione europea, Eric Mamer, nel corso del...
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"La qualità del piano conta di più del timing", ha affermato il portavoce, spiegando che "se il piano è di maggiore qualità sarà più facile e più veloce approvarlo". Mamer ha dunque invitato gli Stati a "non sovrastimare l'importanza" della scadenza del 30 aprile.
Un'altra portavoce, Marta Wieczorek, ha ricordato che sinora 26 Stati membri hanno presentato solo una bozza e nessuno ha presentato il piano definitivo. "E' un compito difficile, obiettivamente, per tutti gli Stati membri, che dovranno predisporre riforme e investimenti da finanziare per i prossimi sei anni, ha affermato.
Ricordando che "alcuni paesi possono aver bisogno di più tempo", la portavoce ha ribadito che "per la Commissione ciò che conta è la qualità" e ciò "faciliterà l'attuazione e il finanziamento dei piani negli anni prossimi".
Parlando di tempistiche, la Commissione ha due mesi di tempo per finalizzare la valutazione dei piani e successivamente il Consiglio europeo un mese per la loro approvazione", ma è cruciale anche che "gli Stati membri completino le ratifiche" per consentire alla Commissione di rifinanziarsi sul mercato. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero