Recovery, Castelli: effetti duraturi se scatta sistema-Paese

Recovery, Castelli: effetti duraturi se scatta sistema-Paese
(Teleborsa) - "Il tema del Recovery Plan ci pone diverse sfide che non riguardano solo l'utilizzo delle risorse che arriveranno, le norme che dobbiamo cambiare per velocizzare i...

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(Teleborsa) - "Il tema del Recovery Plan ci pone diverse sfide che non riguardano solo l'utilizzo delle risorse che arriveranno, le norme che dobbiamo cambiare per velocizzare i processi e i progetti da scegliere, ma, ad esempio, anche l'effettiva ricaduta in termini economici nel lungo periodo. È per questo che è importante mettere in moto l'intero sistema Paese, assicurarsi che le filiere siano pronte, che i soggetti che dovranno mettere a terra i progetti, attingendo auspicabilmente a "fornitori" interni, siano capaci di coprire tutta la domanda necessaria a manifestare le ricadute economiche in termini di PIL, di occupazione e di sviluppo in Italia. Se saremo capaci di prepararci, l'effetto moltiplicatore del Recovery durerà anni".


Lo scrive, in una lettera al Sole24Ore, pubblicata oggi, il Vice Ministro dell'Economia e delle Finanze, Laura Castelli che parla di "un'opportunità unica per l'Italia, sicuramente, ma anche per l'intera Comunità europea".

"Potremmo ricominciare a pensare a una nuova Europa - prosegue Castelli - nella quale i Paesi membri non si facciano una concorrenza spietata, ma anzi dimostrino di essere capaci di ragionare come una squadra, potenziando gli asset strategici europei delle proprie società private, e integrando in modo verticale la propria supply chain delle partecipate di Stato. Per le imprese più piccole, invece, attraverso la realizzazione di linee guida condivise, utili a preparare il sistema produttivo ad accogliere le richieste di bando di gara per lavori, formazione, servizi alla persona. Solo cosi saremo sicuri di attivare tutte le risorse del Recovery, in una rinnovata partnership pubblico-privato".


La strada è obbligata. Bisogna "ripartire dalle giovani generazioni", fissa il perimetro Castelli. "Anche, perché l'altra sfida che abbiamo di fronte a noi è proprio quella di saper ascoltare, coinvolgere e fare tesoro delle opinioni di chi ha la visione per affrontare i problemi in un modo totalmente diverso da quello che oggi c'è all'interno delle istituzioni. Ragazze e ragazzi che, spesso, hanno anche soluzioni molto più smart e innovative, favorendo anche quel rientro delle nostre "eccellenze" dall'estero. Troppo spesso, negli ultimi decenni, abbiamo sprecato opportunità importanti, regalando ad altri interi settori di mercato. Possiamo invertire la tendenza e recuperare il terreno perso". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero