Pos, i pagamenti digitali crescono in Italia. Indagine Sum up: «Nei ristoranti transazioni con il bancomat +44%»

Ma in alcune aree l'abitudine al contante è ancora radicata

Pos, i pagamenti digitali crescono. Indagine Sum up: «Nei ristoranti transazioni cashless +44%»
Pos e bancomat odiati o amati? Da una ricerca di SumUp, operatore del settore, emerge che sono cresciuti del 44,4% i pagamenti digitali nei ristoranti nei primi 6 mesi del...

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Pos e bancomat odiati o amati? Da una ricerca di SumUp, operatore del settore, emerge che sono cresciuti del 44,4% i pagamenti digitali nei ristoranti nei primi 6 mesi del 2023, ma si è abbassato il valore medio dello scontrino virtuale, sceso del 7,6% a 23,4 euro. La provincia con la crescita più elevata di transazioni senza contanti è stata Modena (+82,2%), seguita da Ancona (+54,1%) e L'Aquila (+51,7%).

In quella di Oristano si è registrato lo scontrino digitale più basso (15,5 euro in media) e in quella di Aosta il più alto (38,5 euro). In provincia di Belluno invece lo scontrino senza contanti è sceso di più (-31%), mentre in quella di Isernia si è registrato l'aumento maggiore (+16,4%).

Pagamenti con il Pos crescono del 44%

«Anche nel 2023, il primo anno senza restrizioni dovute alla pandemia - spiega Umberto Zola di SumUp - le transazioni cashless nei caffè e ristoranti continuano a crescere significativamente in tutto il territorio nazionale, a dimostrazione di quanto esercenti e consumatori siano ormai a loro agio con queste modalità di pagamento».

«Nonostante il trend positivo - prosegue - in una minoranza consistente di territori il ticket medio tende a crescere o a restare stabile da un anno all'altro: segno che in alcune aree l'abitudine al contante è ancora radicata».

«Non bisogna dimenticare - sottolinea - che il contante ha dei costi in termini di sicurezza, di complessità e di attrattività del business che l'uso di strumenti digitali consente di abbattere: dal rischio di ricevere banconote false, ai costi per mettere in sicurezza il punto vendita, fino alla difficoltà di depositare il denaro a causa della progressiva diminuzione delle filiali bancarie sul territorio».

«Inoltre - conclude Zola - anche in vista di un'estate 2023 in cui si prevede l'arrivo di numerosi turisti internazionali abituati a pagare qualsiasi importo con carta, proporre soluzioni digitali aiuta i ristoratori a rispondere alle esigenze di una fetta crescente di potenziali clienti».

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Il Messaggero