POS, Assotabacchi: "Escludere da sanzioni tabaccherie e ricevitorie"

POS, Assotabacchi: "Escludere da sanzioni tabaccherie e ricevitorie"
(Teleborsa) - "L'entrata in vigore della norma che introduce le sanzioni in caso di mancato utilizzo del POS rischia di tradurre il provvedimento in costi insostenibili per le...

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(Teleborsa) - "L'entrata in vigore della norma che introduce le sanzioni in caso di mancato utilizzo del POS rischia di tradurre il provvedimento in costi insostenibili per le imprese più piccole, specie a conduzione familiare, ma annullerebbe lo stesso principio condivisibile alla base delle sanzioni per alcune tipologie di impresa: la lotta all'evasione fiscale, tramite l'obbligo di accettazione di pagamenti con carta e bancomat, è un controsenso nel caso delle tabaccherie che sono, infatti, concessionarie dello Stato". Questa la posizione espressa da Assotabaccai in una nota.



"Ben venga, dunque, – sottolinea Assotabaccai – il contrasto all'economia sommersa attraverso l'incentivo della moneta elettronica, ma non bisogna dimenticare che i gestori di tabaccherie/ricevitorie sono operatori economici per conto dello Stato: la sanzione è una procedura incongrua in questo caso e ne farebbe decadere, di fatto, l'obbligo per chi acquista prodotti sottoposti a regime di monopolio o in concessione, come tabacchi, valori bollati, ricariche telefoniche, giochi ed altri servizi".

In tale scenario Assotabaccai chiede "quanto prima un confronto con il Governo in merito all'esclusione delle tabaccherie/ricevitorie dall'obbligo di pagamento con moneta elettronica per quanto riguarda i generi di monopolio. Si tratta di una misura inopportuna e che rischia, inoltre, di aumentare gli oneri, a volte più alti dello stesso margine di guadagno".

L'Associazione chiede di "creare le condizioni perché i costi di gestione delle transazioni bancarie, effettuate utilizzando la moneta elettronica, siano ridotti o addirittura azzerati: questa è la strada maestra da seguire per incentivarne l'uso". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero