(Teleborsa) - In Italia manca un piano che definisca l'impatto dell'innalzamento dei mari sui porti, quale punto di partenza per definire gli investimenti da eseguire nell'ambito...
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E' questa una delle proposte avanzate da Conftrasporto in occasione del Forum di Cernobbio, in una giornata tutta dedicata ai porti ed al trasporto marittimo.
"Serve un piano nazionale urgente di messa in sicurezza delle opere pubbliche portuali e non portuali del nostro Paese", ha ribadito il presidente di Federlogistica, Luigi Merlo, citando i risultati di uno studio dell'ENEA da cui emerge che, nel giro di 20-30 anni il mare si alzerà mediamente di 30 centimetri e di 90-100 centimetri nel giro di 90 anni, sommergendo coste e porti. Tra i più colpiti i porti di Napoli e Venezia.
"Quindi gran parte dei porti sono destinati ad andare sott'acqua", ha chiarito Merlo, citando l'esempio del governo olandese che ha varato con un piano speciale di opere per contrastare questo fenomeno anche con emissione di green bond. . Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero