Ponte Genova, De Micheli: «Ho firmato la lettera per affidamento a Aspi»

​Ponte Genova, De Micheli: «Ho firmato la lettera per affidamento a Aspi». Il ministro delle Infrastrutture, dunque, conferma che la gestione del Ponte di...

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Ponte Genova, De Micheli: «Ho firmato la lettera per affidamento a Aspi». Il ministro delle Infrastrutture, dunque, conferma che la gestione del Ponte di Genova va al concessionario: «Confermo che il nuove Ponte Morandi sarà gestito da Autostrade. Ho scritto io la lettera al sindaco Bucci. La gestione va al concessionario, che oggi è Aspi ma sulla vicenda c'è ancora l'ipotesi di revoca». Lo ha detto la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli a Radio 24 Mattino, come riportato anche da un tweet della trasmissione. Giovanni Toti su Twitter: «La verità vi fa male: voi ridate il ponte ad Autostrade senza ottenere nulla. E intanto per la tragedia del #PonteMorandi nessuno ancora ha pagato. Mentre a Roma litigavate, noi in #Liguria abbiamo ricostruito il ponte. Forse abbiamo ringhiato meno di voi ma visti i risultati...»

 
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Dl Semplificazioni, De Micheli: «Dobbiamo ancora lavorare sulle opere soprasoglia». «Dobbiamo ancora lavorare un pochetto sulle opere soprasoglia», ha detto la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli nel corso della trasmissione a 24Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24, parlando del testo del decreto legge semplificazioni approvato dal governo «salvo intese» nella notte tra lunedì e martedì scorsi. Il riferimento è alla norma che modifica le procedure di gara per le opere di importo sopra la soglia comunitaria (che, per gli appalti di lavori, è di 5,35 milioni di euro). «Dopo l'approfondimento in Consiglio dei ministri - ha ribadito - dobbiamo lavorare ancora un pochetto sul testo». In ogni caso, la ministra ci ha tenuto a sottolineare che le norme, una volta in vigore sono immediatamente applicabili dalle stazioni appaltanti e non necessitano di provvedimenti attuativi: «Queste norme - ha ricordato De Micheli - potranno essere applicate il giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale».
 

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Il Messaggero