(Teleborsa) - Autostrade per l'Italia e Spea non saranno responsabili civili nel processo per il crollo di Ponte Morandi a Genova, il 14 agosto 2018, in cui persero la vita 43...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Grazie a questa decisione, in caso di condanna, saranno i singoli imputati a pagare i risarcimenti alle vittime, fatta salva la possibilità di cause civili. A processo vi sono 59 persone, fra ex dirigenti e tecnici delle due società ed ex e attuali funzionari del Ministero delle Infrastrurtture e del provveditorato alle opere pubbliche della Liguria. Tutti accusati di essere a conoscenza dello stato del ponte ed aver taciuto per non dar corso alle manutenzioni.
Autostrade e Spea si erano già chiamate fuori del processo grazie ad un patteggiamento a circa 30 milioni di euro, ma con questa decisione le due società potrebbero uscire definitivamente dal procedimento.
Nel corso dell'udienza di oggi parleranno i legali di oltre 300 parti civili costituitesi alla prima udienza lo scorso luglio.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero