Sostegno alla filiera e al made in Italy: il mercato del pomodoro pronto al rilancio

Sostegno alla filiera e al made in Italy: il mercato del pomodoro pronto al rilancio
ANICAV, Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali, ha incontrato oggi insieme ad AIIPA, Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari, il ministro...

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ANICAV, Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali, ha incontrato oggi insieme ad AIIPA, Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari, il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, al quale sono state illustrate le criticità del comparto del pomodoro da industria al fine di definire insieme un percorso che porti all’efficientamento dell’intera filiera.




È stato posto l’accento sull’importanza di un settore che, per la sua forte vocazione all’export, rappresenta un punto di eccellenza del Made in Italy agroalimentare, con un fatturato totale di circa 3 miliardi di euro, per un consumo italiano di pomodori trasformati di circa 35 kg pro-capite e un valore dell’export pari a 1,5 miliardi di euro.



“L’agenda sottoposta al ministro Martina è molto fitta - spiega Antonio Ferraioli, presidente di ANICAV e Vice Presidente di Federalimentare. Tra le priorità evidenziate, l’aumento della produttività agricola: abbiamo dato la nostra disponibilità a lavorare con il MiPAAF ad un tavolo tecnico nazionale che individui obiettivi, soggetti di ricerca e fonti di finanziamento per gli agricoltori. Gli aiuti previsti dalla PAC, infatti, sono utili ma non sufficienti a tutelare la competitività del comparto agricolo, soprattutto se si guarda ai nostri principali competitors europei”.



Grande attenzione è stata data alle questioni etiche, con particolare riguardo al tema del lavoro.



Su questo punto specifico è stato evidenziato il lavoro positivo, innovativo e sperimentale, avviato da ANICAV, AIIPA e OOSS di categoria con la sottoscrizione del Protocollo del 2014, che potrà essere utilizzato anche per implementare e arricchire la “Rete del lavoro agricolo di qualità”, prevista dal “Decreto Competitività”, primo tassello utile a dare una risposta alle esigenze della filiera pomodoricola.

Nel corso dell’incontro il Presidente Ferraioli, evidenziando la forte propensione all’export del settore, ha sostenuto la necessità di mettere in campo incisive forme di tutela nei confronti di attacchi che periodicamente provengono da altri Paesi, ricordando il recente caso dell’antidumping australiano che rischia seriamente di compromettere un importante mercato di sbocco, quale quello australiano, che vale circa 60 milioni di euro.



“Inoltre - dichiara Ferraioli- è stato posto l’accento sull’esigenza di valorizzare le eccellenze delle produzioni di qualità made in Italy, come il pomodoro pelato, per il quale si sta lavorando affinché ottenga il marchio di tutela IGP. Questo contribuirebbe a fermare sui mercati internazionali il fenomeno dell’Italian sounding, che danneggia l’immagine dei nostri prodotti e sottrae risorse economiche al Paese. A tale proposito è stato chiesto di riaprire il dossier sull’indicazione di origine a livello UE. I nostri industriali sono favorevoli all’indicazione di origine obbligatoria, in caso di provenienza UE ed extra UE, e a quella volontaria per l’indicazione di origine nazionale”.



Ampia soddisfazione è stata espressa dal Direttore dell’ANICAV, Giovanni De Angelis “Ringrazio il Ministro Martina per aver riconosciuto il ruolo che la filiera pomodoricola riveste nel sistema Italia e per la disponibilità dimostrata attraverso l’istituzione di un tavolo tecnico specifico sul pomodoro che, sono sicuro, porterà ad importanti risultati”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero