Lavoro, Pnrr: Regioni cercano informatici, geometri, ingegneri, architetti. Come candidarsi sul Linkedin di Stato

Sono circa mille gli esperti che servono per mettere a terra i vari progetti del Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza che mette in campo 230 miliardi di euro finanziati dall'Ue

Pnrr, regioni alla ricerca di informatici, geometri, ingegneri, architetti: come candidarsi sul Linkedin di Stato
Ingegneri, architetti, statistici. Sono circa mille gli esperti che servono per mettere a terra i vari progetti ambiziosi del Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza che...

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Ingegneri, architetti, statistici. Sono circa mille gli esperti che servono per mettere a terra i vari progetti ambiziosi del Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza che mette in campo 230 miliardi di euro finanziati dall'Unione europea per far ripartire il Paese. In modo più verde e digitale. A chiedere figure professionali specializzate sono Regioni, che ne hanno bisogno il prima possibile. La parte del leone la fa la Lombardia, che ha domandato di poter ottenere ben 123 esperti per affiancare i Comuni del proprio territorio nel Pnrr. La Campania ne ha chiesti 94, la Sicilia 83, il Lazio 76. Ma come saranno selezionati i professionisti e gli esperti? 

 

Pnrr, caccia agli esperti per attuare il piano

Sul portale InPa, il “Linkedin” della Pubblica amministrazione, sono stati pubblicati gli avvisi per il conferimento degli incarichi per accompagnare le amministrazioni territoriali nell’attuazione del Recovery. L’elenco dei professionisti e degli esperti richiesti dalle Regioni è lungo e variegato. Si va dagli architetti (in totale ne sono stati richiesti 79), agli ingegneri civili (il fabbisogno indicato è di 105), passando per gli agronomi (23 le richieste per questo profilo). E poi geometri (33), ingegneri ambientali, statistici, informatici. Ogni Regioni ha inviato al Dipartimento della Funzione pubblica i propri fabbisogni.

 

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Come iscriversi a inPa

Il portale inPA offre potenzialmente 5,6 milioni di cv a cui si aggiungono i 15 milioni di iscritti a LinkedIn, con cui è stata siglata una partnership. Il portale garantisce l'aggiornamento sulla pubblicazione di nuovi bandi e avvisi di selezione e di potersi candidarsi online, in modo molto immediato.Grazie a diversi protocolli d’intesa, inoltre, inPA può avvalersi anche delle banche dati  dei professionisti iscritti agli Albi e di quelle relative professioni non ordinistiche.

Gli utenti possono registrarsi a inPA usando le credenziali personali, caricando i propri dati, il percorso formativo, le specializzazioni, le competenze e le esperienze professionali. Basta compilare il profilo professionale e accedere utilizzando l’identità digitale (Spid, cie o cns) per completare la registrazione. Dalla propria area riservata, quindi, sarà possibile disporre ogni funzione dedicata e gestire tutto: avvisi, bandi, candidature, ricerche, procedure concorsuali e procedure fast track.

 

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La scrematura dei curricula

Il portale resterà aperto alle candidature fino alle ore 14 del 6 dicembre prossimo. Grazie a InPA saranno poi generati gli elenchi dei professionisti ed esperti con profilo coerente con quello degli avvisi. Elenchi che saranno inviati alle Regioni. Che entro il 31 dicembre dovranno individuare i professionisti cui conferire l’incarico. 

A fare una prima scrematura dei curricula caricati su InPa dai candidati, sarà direttamente il Dipartimento della Funzione pubblica. Per ogni profilo comunicherà poi alla Regione interessata quattro candidati selezionati in base alle competenze e alla zona di attività. Poi saranno direttamente le amministrazioni a scegliere tra i quattro candidati quello che ritengono più rispondente ai propri bisogni. Gli esperti e i professionisti saranno assunti con dei contratti di tre anni. Per i loro compensi il Piano nazionale di ripresa e resilienza ha stanziato 320 milioni di euro. In base alle risorse disponibili, il ministro per la Funzione pubblica Renato Brunetta, aveva spiegato che le amministrazioni avrebbero potuto riconoscere agli esperti e ai professionisti compensi fino a 100 mila euro l’anno. Una cifra considerata adeguata per attrarre professionalità elevate all’interno della Pubblica amministrazione.

 

Le rassicurazioni del ministero



«L’inserimento degli avvisi sul portale», ha sottolineato il ministro Brunetta, «segue a strettissimo giro la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale di ieri del Dpcm con il riparto di 320,3 milioni di euro a favore delle Regioni e delle Province autonome per il conferimento degli incarichi. La task force dei 1.000, prevista dal Pnrr e disciplinata nel decreto legge numero 80/2021», ha sottolineato ancora il ministro, «avrà il compito di sostenere le amministrazioni territoriali nelle attività di semplificazione, nel recupero dell’arretrato e nel miglioramento dei tempi effettivi di conclusione delle procedure».

 

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I mille professionisti ed esperti, ha ricordato il ministero in una nota, saranno destinati per il 40% alle Regioni del Sud e per il 60% al Centro Nord, per tre anni supporteranno Regioni e Province autonome, che provvederanno ad allocarne le attività presso le amministrazioni del territorio (uffici regionali, amministrazioni comunali e provinciali) per la gestione delle procedure più critiche, dove si concentrano i “colli di bottiglia” locali. Gli esperti saranno impiegati soprattutto nei progetti per l’ambiente, per i rifiuti, nelle energie rinnovabili, nell’edilizia e nell’urbanistica, negli appalti, e nelle infrastrutture digitali. La governance del progetto è affidata a 21 cabine di regia regionali, costituite da rappresentanti della Regione o Provincia autonoma e delle Anci e Upi territoriali, incaricate della pianificazione, gestione e verifica delle attività dei professionisti ed esperti. Presso il ministero, inoltre, è istituito un Tavolo di coordinamento, che si è già riunito sei volte, composto da rappresentanti del Dipartimento Funzione pubblica, Regioni, Anci e Upi con funzioni di indirizzo e verifica.

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Il Messaggero