(Teleborsa) - Pirelli risponde alle affermazioni fatte dal Vicepremier Luigi Di Maio, in audizione alla Camera sulla crisi che ha colpito Banca Carige, oggi commissariata,...
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Nel corso dell'audizione, Di Maio aveva citato alcuni crediti in sofferenza vantati dalla banca, indicando anche i nomi di alcune primarie società e gli importi di prestiti o fidi che, secondo il Ministro, avrebbero concorso ad aggravare la situazione già tesa di Carige.
Ma Pirelli replica al Ministro dello Sviluppo economico, affermando che la società "non ha mai mancato di onorare i propri debiti e non ha quindi mai danneggiato alcuna banca, né ricevuto favori tantomeno di natura politica".
Di Maio aveva citato Pirelli indirettamente, per un presunto credito vantato nei confronti di Prelios, la società immobiliare un tempo controllata da Pirelli. "Per quanto riguarda Prelios, si ricorda che dall'ottobre del 2010 non è controllata da Pirelli e che oggi Pirelli non è più azionista della stessa", afferma la società leader nel settore degli pneumatici, aggiungendo che "a quanto risulta, Prelios aveva ricevuto un finanziamento da un pool di banche tra cui Carige, ottenendo nel tempo un normale prolungamento della linea di credito". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero