PIL, Misiani: "Possibile ripartenza sostenuta del Paese. Ora investimenti e riforme"

PIL, Misiani: "Possibile ripartenza sostenuta del Paese. Ora investimenti e riforme"
(Teleborsa) - Non solo un rimbalzo ma una "ripartenza sostenuta". È quanto ha auspicato il viceministro dell'Economia, Antonio Misiani, ospite del programma "L'imprenditore e gli...

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(Teleborsa) - Non solo un rimbalzo ma una "ripartenza sostenuta". È quanto ha auspicato il viceministro dell'Economia, Antonio Misiani, ospite del programma "L'imprenditore e gli altri" su Cusano Italia Tv. "C'è preoccupazione, però – ha sottolineato Misiani – l'economia sta dando segni di reazione persino migliori di molte aspettative. I dati della produzione industriale di agosto sono impressionanti, avendo già recuperato i livelli dell'agosto del 2019. In Francia e Germania sono a meno 7-8%".


Il nostro sistema produttivo, per il Viceministro, "ha dimostrato una capacità di reazione. Poi è chiaro – ha aggiunto – che l'andamento dell'epidemia condizionerà la situazione economica, ma c'è la possibilità non solo di un rimbalzo, ma anche di una ripartenza sostenuta del nostro Paese".

La strategia perseguita dal Governo – ha spiegato Misiani – "punta a continuare a sostenere in modo selettivo i settori ancora in crisi, ma non possiamo accontentarci solo di misure di emergenza, dobbiamo pensare al futuro, che passa dagli investimenti e noi stanziamo decine di miliardi di euro per far ripartire gli investimenti pubblici e dare una mano anche a quelli privati". Terza operazione sono le riforme, in quanto – ha proseguito il Viceministro – "l'Italia ha bisogno anche di riforme che rendano più efficienti P.A., giustizia e fisco". E sul fronte del fisco Misiani ha confermato che "le cartelle sono bloccate fino al 31 dicembre, quindi dal primo gennaio partirà l'invio". Un'operazione necessaria in quanto "non è un processo che si può bloccare all'infinito perché – ha affermato Misiani – si tratta di tanti arretrati e gli arretrati vanno pagati. Tuttavia – ha annunciato – abbiamo allungato di 12 mesi il termine in cui va fatta la notifica delle cartelle, il che vuol dire che c'è un anno in più". L'arrivo delle cartelle sarà, dunque, "molto più diluito e meno ansiogeno. È chiaro – ha aggiunto – che siamo in una situazione molto difficile, nessuno vuole accanirsi contro i contribuenti, per questo abbiamo rinviato le cartelle a fine anno, abbiamo rinviato l'acconto di novembre, stiamo diluendo la restituzione delle tasse che erano state sospese tra marzo e maggio, stiamo facendo insomma uno sforzo molto importante". Non vi è, invece, nessun condono all'orizzonte. "Il condono non mi sembra una soluzione giusta, perché – sostiene Misiani – chi le tasse le paga regolarmente fa la figura del fesso".


Per quanto riguarda il Dl Liquidità il vicemistro ha evidenziato "luci e ombre", ovvero risultati soddisfacenti per le pmi e inferiori alle aspettative per le imprese più grandi. "L'operazione sul credito – ha affermato – è partita a rilento, ma è diventata gigantesca. A ieri siamo a 93 miliardi di euro per 1 milione e 200mila domande per quanto riguarda i prestiti garantiti fino al 100%. Per quanto riguarda invece i prestiti alle imprese un po' più grandi siamo al di sotto dell'obiettivo che ci eravamo dati, siamo a 15 miliardi e mezzo. Quindi è un panorama di luci e di ombre, però con questi strumenti tante piccole-medie imprese in difficoltà hanno retto".


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Il Messaggero