(Teleborsa) - Il quarto trimestre dell'anno si sta chiudendo con "segnali di indebolimento del quadro congiunturale". E' crescente "il rischio di una recessione tra la fine del...
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E' quanto emerge dalla Congiuntura Confcommercio relativa al mese di dicembre, che stima per il mese in corso una variazione congiunturale del PIL mensile del -0,1%, dato che porterebbe ad una crescita dello 0,1% rispetto allo stesso mese del 2018. Nel quarto trimestre 2019 si stima una decrescita dello 0,1% del PIL in termini congiunturali, mentre il tasso di crescita tendenziale si attesterebbe allo 0,1%. Nel complesso del 2019, l'anno chiuderebbe con una crescita dello 0,1%.
Per quanto riguarda i consumi, la diminuzione dello 0,3% registrata in termini congiunturali dall'ICC (Indicatore consumi Confcommercio) nel mese di novembre è sintesi di un aumento della domanda relativa ai servizi (+0,3%) e di una riduzione di quella per i beni (-0,5%). Il dato dell'ultimo mese è espressione di una generalizzata tendenza ridimensionamento a cui si associano segnali di stagnazione. Sempre a novembre 2019 l'ICC ha mostrato, nel confronto annuo, una diminuzione dello 0,4%, in ridimensionamento rispetto allo 0,6% di ottobre.
Sui prezzi, rileva Confcommercio, sulla base delle dinamiche registrate dalle diverse variabili che concorrono alla formazione dei prezzi al consumo, per il mese di dicembre 2019 si stima un aumento dello 0,2% in termini congiunturali. Nel confronto con lo stesso mese del 2018, i prezzi crescerebbero dello 0,6%. Nella media dell'intero anno l'inflazione è pertanto stimata attestarsi allo 0,6% in deciso ridimensionamento rispetto al 2018. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero