(Teleborsa) - La Borsa di Milano fa meglio del resto d'Europa, confermando un moderato vantaggio contro l'andamento dimesso degli altri mercati. A tenere banco sono le vicende...
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Male le auto per i pessimi dati sulle vendite in Cina, bene le banche che scommettono su nuovi aiuti dalla BCE.
Lieve aumento per l'Euro / Dollaro USA, che mostra un rialzo dello 0,25%. L'Oro mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,33%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua gli scambi, con un aumento dell'1,01%, a 56,15 dollari per barile.
Lieve calo dello spread, che scende a 265 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 2,76%.
Tra gli indici di Eurolandia Francoforte è fiacca, riportando un -0,15%, andamento cauto per Londra, che mostra una performance pari a -0,11%, poco mossa Parigi, che mostra un +0,11%. Discreto aumento per la Borsa Milanese, con il FTSE MIB che sale dello 0,61% a 20.335 punti.
In buona evidenza a Milano i comparti bancario (+1,73%), telecomunicazioni (+1,63%) e media (+1,25%). Il settore tecnologia, con il suo -0,71%, si attesta come peggiore del mercato.
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Telecom Italia (+3,04%), ancore sull'effetto CDP.
Molto bene i bancari, specie UBI Banca (+2,91%) dopo le parole di Massiah, ma anche Unicredit (+2,85%) e Fineco (+1,91%).
Fra i peggiori c'è Pirelli con -0,95%, assieme a Brembo, con un calo frazionale dello 0,78%.
Tentenna STMicroelectronics, con un modesto ribasso dello 0,78%.
Giornata fiacca per Amplifon, che segna un calo dello 0,67%.
In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Mediaset (+3,53%), sull'onda dell'aumento della partecipazione Fininvest. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero