(Teleborsa) - Piazza Affari avvia la seduta con guadagni di circa un punto percentuale, meglio del resto d'Europa. Dunque l'Italia pare per il momento aver rassicurato gli...
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Domani 5 settembre giornata importante dal fronte commerciale, con un incontro decisivo a Washington tra le delegazioni di USA e Cina per scongiurare dazi per ulteriori 200 miliardi. Si attendono risposte positive anche dal meeting tra Stati Uniti e il Canada per concludere un accordo sostitutivo del NAFTA.
Occhi puntati su FCA che sale dello 0,26% in scia al dato positivo sulle immatricolazioni auto in Italia comunicato ieri. anche se il Lingotto cresce meno del mercato. Dal fronte macroeconomico, cresce la disoccupazione in Spagna, mentre si attendono i prezzi alla produzione dell'Eurozona.
L'Euro / Dollaro USA continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,28%. Lieve calo dell'oro, che scende a 1.194,9 dollari l'oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua gli scambi, con un aumento dello 0,73%, a 70,31 dollari per barile.
Ottimo il livello dello spread, che scende fino a 271 punti base, con un calo di 14 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP a 10 anni che si posiziona al 3,06%.
Nello scenario borsistico europeo composta Francoforte che rimane sulla parità. Senza slancio Londra che negozia con un +0,04%, e performance modesta per Parigi che mostra un moderato calo dello 0,17%.
A Piazza Affari, il FTSE MIB continua la giornata con un aumento dello 0,94%. Sulla stessa linea, in rialzo il FTSE Italia All-Share, che aumenta dello 0,87%.
Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, decolla UBI Banca, con un importante progresso del 3,95%. In evidenza BPER, che mostra un fortissimo incremento del 3,35%. Svetta Banco BPM che segna un importante progresso del 3,17%. Vola Unicredit, con una marcata risalita del 2%. I più forti ribassi, invece, si verificano su TIM che avviala seduta con -2,92%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Banca Ifis (+2,94%), Banca Popolare di Sondrio (+1,89%), Hera (+0,88%) e Cerved Group (+1,61%). Le più forti vendite, invece, si manifestano Brunello Cucinelli che cede l'1,54%. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero