Il petrolio precipita sotto quota 50 dollari dopo l'accordo tra paesi Opec e non Opec per un'estensione di altri nove mesi del taglio alle quote di produzione. Sul mercato...
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Il ministro del Petrolio dell'Iran, Bijan Zanganeh, ha ufficializzato l'accordo tra Paesi Opec e non Opec per un'estensione del taglio delle quote di produzione per altri nove mesi a partire dal primo luglio e fino a marzo 2018. Lo riferisce l'agenzia Bloomberg. Il prossimo vertice dei produttori, secondo quanto afferma un delegato, dovrebbe tenersi il 30 novembre.
La decisione è maturata al vertice in corso a Vienna. I tagli dovrebbero essere condivisi con una dozzina di Paesi non membri del cartello guidati dalla Russia che ha ridotto la produzione in tandem con l'Opec a partire dallo scorso gennaio. A novembre 2016, infatti, l'Opec e altri 11 Paesi produttori avevano deciso di ridurre la produzione da gennaio a giugno di quest'anno di 1,8 milioni di barili al giorno. Un taglio che ha però aveva prodotto pochi risultati sui prezzi a causa dell'aumento dell'offerta dei Paesi che non avevano siglato l'intesa (Libia in testa) e della rinnovata crescita della produzione di shale oil da parte degli Usa.
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Il Messaggero