(Teleborsa) - I prezzi del petrolio scambiano in ribasso nella giornata odierna, anche sulla base di indiscrezioni secondo cui i produttori OPEC+ (l'alleanza allargata della...
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Alle 12.30, i future sul greggio Brent di dicembre hanno raggiunto i 77,91 dollari al barile, in diminuzione di 0,39 dollari o dello 0,50%. I future sul greggio statunitense West Texas Intermediate (WTI) di novembre scambiano in ribasso di 0,56 dollari, o dello 0,73%, a 74,48 dollari al barile.
Al di là di ottobre, "un aumento più rapido della produzione OPEC+ non può essere escluso", ha affermato Stephen Brennock, analista del petrolio presso PVM Oil Associates. "La prospettiva di un greggio a 80 dollari rappresenta un grattacapo per il gruppo dei produttori", ha aggiunto.
Un altro segnale che l'aumento dei prezzi dell'energia sta diventando un problema politico proviene dalla Cina. I funzionari del governo centrale cinese hanno infatti ordinato alle principali società energetiche statali del Paese, dal carbone all'elettricità e al petrolio, di assicurarsi le forniture per questo inverno a tutti i costi, secondo le indiscrezioni di Bloomberg. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero