(Teleborsa) - I prezzi del petrolio sono in ribasso di circa l'1% dopo che i Paesi OPEC+ (la formulazione allargata dei produttori di greggio checomprende membri del cartello e...
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Alle 8.30, i future sul greggio Brent di settembre hanno raggiunto i 72,89 dollari al barile, in ribasso di 0,71 dollari o dello 0,96%. I future sul greggio statunitense West Texas Intermediate (WTI) di settembre scambiano in diminuzione di 1,09 dollari, o dello 0,71%, a 70,78 dollari al barile.
L'accordo raggiunto nella giornata di ieri proroga i tagli decisi ad aprile 2020 fino al 31 dicembre 2022. Viene però adeguata al rialzo la produzione complessiva: l'OPEC+ aggiungerà 400.000 barili al giorno ogni mese da agosto fino a quando tutta la sua produzione interrotta non sarà stata ripristinata.
I Paesi si sono impegnati a continuare a tenere riunioni mensili per tutta la durata della Dichiarazione di Cooperazione, valutando le condizioni di mercato, decidendo gli adeguamenti del livello di produzione per il mese successivo e cercando di terminare gli adeguamenti di produzione entro la fine del settembre 2022. L'accordo fornisce anche all'Arabia Saudita, agli Emirati Arabi Uniti, all'Iraq, al Kuwait e alla Russia baseline (ovvero il livello di produzione rispetto al quale vengono calcolati i tagli) più elevate da maggio 2022.
(Foto: skeeze / Pixabay) Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero