(Teleborsa) - Il Joint Ministerial Monitoring Committee dell'OPEC+ ha raccomandato, in avvio dei lavori della riunione odierna, un taglio della produzione di petrolio di 2 milioni...
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Se venisse approvata, una riduzione di queste dimensioni farebbe probabilmente aumentare i prezzi del petrolio (anche se negli ultimi giorni sono stati in rally, anticipando la decisione), ma rischierebbe di irritare gli Stati Uniti e altri paesi occidentali che stanno combattendo una crisi energetica e il rischio di recessione.
Si tratterebbe del più grande taglio alla produzione OPEC+ dal 2020, ovvero dal momento più difficile della crisi Covid-19, anche se avrebbe un impatto non traumatico sull'offerta. Diversi paesi esportatori di petrolio stanno infatti già pompando greggio ben al di sotto delle loro quote.
Alle 16.05 (ora italiana), i future sul greggio Brent di dicembre hanno raggiunto i 91,50 dollari al barile, in diminuzione di 0,32 dollari o dello 0,37%. I future sul greggio statunitense West Texas Intermediate (WTI) di novembre scambiano in calo di 0,60 dollari, o dello 0,71%, a 85,88 dollari al barile. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero