Petrolio, il barile scende sotto i 28 dollari

Petrolio, il barile scende sotto i 28 dollari
Prezzi del petrolio ancora in calo. Stanotte sui circuiti asiatici i futures sul Wti in scadenza a febbraio sono arrivati a toccare i 27,50 dollari al barile, livello...

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Prezzi del petrolio ancora in calo. Stanotte sui circuiti asiatici i futures sul Wti in scadenza a febbraio sono arrivati a toccare i 27,50 dollari al barile, livello più basso da settembre del 2003, mentre i derivati sul Brent  sono precipitati sotto quota 28 dollari al barile.


Pesano i timori di un rallentamento dell'economia globale, certificati ieri dalle nuove stime del Fondo monetario internazionale, e l'eccesso di offerta di greggio presente sui mercati anche alla luce della fine delle sanzioni contro l'Iran. Il Brent con consegna a febbraio in mattinata scambia ora a 27,96 dollari, in ribasso del 2,7% rispetto a ieri, mentre il Wti sulla medesima scadenza scende del 3,4% a 27,49 dollari. Sulla scadenza a marzo, su cui si concentrano gli scambi, il Brent scende dell'1,98% a 28,18 dollari al barile dopo un minimo a 27,77 mentre il Wti perde il 2,54% a 28,82 dollari al barile dopo un minimo a 28,45. Cop 

Non ha aiutato l'ultimo report dell'International Energy Agency che stima un ulteriore indebolimento del petrolio nel corso dell'anno in scia ai timori per un eccesso di fornitura anche alla luce della fine delle sanzioni all'Iran. Teheran dovrebbe immettere sul mercato 300 mila barili di greggio al giorno entro la fine del primo trimestre, cosa che neutralizzerà il taglio di 600 mila MBG che i produttori esterni all'Opec dovrebbero operare nel medesimo periodo.

Da rilevare che anche la decelerazione economica della Cina ha avuto un certo impatto sui prezzi, dal momento che il Dragone è il secondo maggior consumatore di petrolio al mondo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero