Dopo l'accordo trovato tra il Governo e il gruppo turco Toksoz sullo stabilimento di Novi Ligure, continua il presidio dei lavoratori. «Vogliamo tutto scritto...
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«Dal 6 novembre siamo qui, a difendere il nostro posto di lavoro. Speriamo di farcela», aggiunge dal presidio davanti allo storico stabilimento, dove i cento dipendenti hanno atteso la scorsa notte notizie dell'incontro tra il presidente del
Consiglio Giuseppe Conte, il vicepremier Luigi Di Maio e Zafar Toksoz, che col fratello è il proprietario dell'azienda
dolciaria.
«Ci auguriamo che il Mise convochi il tavolo già la prossima settimana - afferma Tiziano Crocco della Uila Uil - Naturalmente la nostra battaglia prosegue, resa ancora più forte da questi primi risultati ottenuti, consapevoli che la strada da percorrere è ancora tanta. Sappiamo però, noi e i lavoratori, di avere tutta Novi con noi».
Il gruppo turco Toksoz fa sapere che il marchio e la società «allo stato attuale non sono vendita». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero