La flessibilità verso la pensione, cioè la possibilità di smetttere di lavorare prima, a fronte di penalizzazioni, cioè un assegno previdenziale più basso, «è una delle...
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Il tema degli interventi sulla riforma Fornero delle pensioni «è all'ordine del giorno e il punto di riflessione coinciderà con la prossima legge di stabilità», precisa Poletti, spiegando che si comincerà a parlarne prima dell'estate. La flessibilità in uscita a fronte di un assegno più basso «è una delle opzioni».
«È una delle possibilità - ha detto ancora Poletti rispondendo a una domanda sull'intervista del presidente dell'Inps, Tito Boeri sulla possibilità di andare in pensione in anticipo rispetto agli attuali requisiti ma con assegni più bassi - la flessibilità in uscita è una delle opzioni». Il panorama però, ha spiegato Poletti, è «molto diversificato» e oltre al problema di chi vorrebbe anticipare il collocamento a riposo esiste quello di chi perde il posto senza avere i requisiti pensionistici. Per queste persone bisogna studiare un ammortizzatore sociale specifico o una soluzione «ponte» verso il pensionamento. «Ci dovremo occupare prima - ha detto - delle situazioni più delicate. Non dobbiamo alimentare aspettative».
Il tema è all'ordine del giorno quindi e se ne dovrebbe cominciare a parlare prima dell'estate per studiare interventi da inserire nella prossima legge di stabilità. Il problema principale sarà quello di
convincere l'Unione europea dell'utilità di un sistema più flessibile perchè se in un primo momento la spesa è più alta in futuro ci saranno risparmi dato che gli assegni di chi ha anticipato l'uscita saranno più bassi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero