Era l'Eldorado fiscale dei pensionati. Dal 2009 a oggi il Portogallo ha accolto quasi 30 mila pensionati provenienti dal resto d'Europa, tra cui circa tremila italiani,...
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Nel 2019 le oltre 2.800 pensioni pagate dall'Inps ai pensionati migrati in Portogallo valevano in media 2.719 euro al mese. In Portogallo diventare un residente non abituale per beneficiare dell'esenzione d'imposta è un gioco da ragazzi: basta un contratto di affitto valido e risiedere nel paese per 183 giorni all'anno. Ma quello che per lungo tempo è stato considerato un paradiso fiscale dai pensionati italiani, complice il clima mite, il basso costo della vita e gli standard dell'assistenza sanitaria migliori rispetto a quelli di altri Paesi considerati vantaggiosi dagli over 65 come per esempio la Thailandia e la Tunisia, da ora in poi sarà un po' meno paradisiaco. La buona notizia per i circa 2800 pensionati italiani che già si sono trasferiti in Portogallo, tra cui figurano anche molti giornalisti, è che la misura non avrà carattere retroattivo e dunque andrà a colpire solo chi in futuro sceglierà di spostarsi nel Paese lusitano una volta uscito dal mondo del lavoro. Quella cattiva è che la novità avrà un costo minimo di 7.500 euro annui.
Portogallo, i pensionati saranno tassati. Addio buen ritiro, nel Paese quasi 3.000 italiani
GLI INCENTIVI
Altre località del Mediterraneo, come il Marocco e Cipro, hanno puntato in questi anni sugli incentivi a misura di pensionati perché alla ricerca di nuove entrate. Anche l'Italia ha di recente intrapreso questa strada per attirare pensionati dall'estero e contribuire a rianimare i consumi: a tale scopo è stata introdotta lo scorso anno una flat tax del 7 per cento valida per 9 anni rivolta ai pensionati residenti all'estero che si trasferiscono al Sud in comuni con 20 mila abitanti o meno. Insomma, il modello Portogallo ha fatto scuola. Nel Paese lusitano l'esenzione fiscale in vigore dal 2009 per i residenti non abituali è valida per 10 anni. La maggior parte degli italiani che ha sfruttato questa opportunità si è trasferita nell'Algarve, regione del Sud bagnata dall'oceano Atlantico. Tuttavia, molti Stati dell'Unione Europea hanno manifestato il proprio scontento accusando il Portogallo di concorrenza sleale. Anche i pensionati locali hanno avuto da ridire in questi anni, sentendosi discriminati. Così il premier Antonio Costa ora è in cerca di una soluzione compromesso, in grado da un lato di allentare le tensioni e dall'altro di non spaventare troppo gli stranieri che finito di lavorare decidono di trasferirsi all'estero. L'emendamento alla finanziaria contenente la nuova tassa light però ha già fatto imbufalire costruttori e agenti immobiliari che finora hanno fatto affari d'oro proprio grazie all'afflusso di pensionati dall'estero. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero