Pensioni, si apre il confronto con i sindacati: focus sugli assegni dei giovani

Pensioni, si apre il confronto con i sindacati: focus sugli assegni dei giovani
Si aprirà lunedì 3 febbraio il primo dei tavoli operativi sulla riforma delle pensioni a cui lavoreranno governo e sindacati in vista della prossima legge di...

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Si aprirà lunedì 3 febbraio il primo dei tavoli operativi sulla riforma delle pensioni a cui lavoreranno governo e sindacati in vista della prossima legge di bilancio: si occuperà della pensione contributiva di garanzia per i giovani per cercare di assicurare loro «assegni dignitosi» con cui lasciarsi alle spalle carriere discontinue, precariato e lavori mal pagati. Un dossier che vede un intento comune tra il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, e Cgil, Cisl Uil.


Il nodo è e resta quello dell'equità dell'intervento che escluda l'uso di qualsiasi strumento assistenziale e basi il calcolo delle pensioni di chi ha iniziato a lavorare dopo il 1996, dunque con un regime totalmente contributivo, sul numero di anni di presenza sul mercato del lavoro e di contributi effettivamente versati ma valorizzando non solo i periodi di discontinuità lavorativa, ma anche quelli dedicati alla formazione, al lavoro di cura familiare e riconoscendo valore anche ai periodi di basse retribuzioni.

L'obiettivo, spiegano i sindacati alla vigilia dell'incontro, è quello di garantire che l’assegno dei giovani entrati nel mondo del lavoro dopo il ‘96 non sia troppo penalizzato. Ipotesi queste comunque ancora tutte da verificare così come il nodo risorse, il più ostico che sarà affrontato soltanto al termine del confronto. I sindacati chiederanno però che parte di quanto previsto per i giovani sia finanziato anche dalla fiscalità generale come per il Reddito di cittadinanza.

Grande attenzione comunque all'equità dell'intervento: «Per noi è importante che la soluzione individuata tenga insieme una risposta ai giovani con un'equità complessiva del sistema: un risultato difficile da raggiungere ma sicuramente possibile se si lavora a testa bassa», dicono ad una sola voce i segretari confederali di Cgil e Uil, Roberto Ghiselli e Domenico Proietti. 


Proposte e simulazioni al via quindi che dovranno anche superare il vaglio della Commissione di esperti, al suo debutto domani, a cui il Ministro del Lavoro, Catalfo, ha attribuito un compito a vasto raggio; oltre alla valutazione dell'impatto delle proposte elaborate ai tavoli anche l'individuazione delle linee di indirizzo e di interventi di riforma del sistema pensionistico.

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Il Messaggero