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La riforma delle pensioni è sul tavolo del governo. L'esecutivo, con il ministero del Lavoro e quello dell'Economia in prima fila, è a caccia di risorse per la prossima legge di Bilancio, con l'obiettivo di andare oltre Quota 103 e potenzialmente superare del tutto la legge Fornero, come vorrebbe in particolare la Lega.
Le risorse a disposizione, però, non sono infinite e approvare Quota 41 per tutti (in pensione a prescindere dall'età con 41 anni di contributi) sembra difficile. Vediamo allora quali sono le possibilità in campo.
Il commissariamento dell'Inps
Dietro al recente commissariamento di Inps e Inail (tecnicamente non soggetti al meccanismo che prevede il cambio dei funzionari pubblici) c’è infatti l’intenzione di ridefinire i cardini del sistema pensionistico e assistenziale italiano. Ovvero in primis di superare la cosiddetta Quota 103 (la possibilità di uscire con 41 di versamenti e 62 anni d’età) introdotta dal governo di Giorgia Meloni per il solo 2023 dopo lo stop a Quota 102, e poi entro la fine della legislatura introdurre Quota 41 (l’uscita con 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica).
L’obiettivo è tanto «ambizioso» quanto «necessario» e, ne sono convinti al ministero del Lavoro e attorno alla premier, vede come step iniziale proprio la riforma della governance dei due istituti.
L'Osservatorio sulla spesa pensionistica
Si punta quindi ad arrivare a Quota 41 passando per l’istituzione di nuovi sistemi di prepensionamento e ricambio generazionale, ma anche a chiudere l’antica questione della separazione della previdenza dall’assistenza, su cui i sindacati insistono da tempo. La questione è infatti «uno dei primi dossier» che affronterà il neo-costituito (in seno al Lavoro) Osservatorio della spesa previdenziale.
Riforma delle pensioni, le ipotesi
Le cifre, al momento, sono variabili. Per la manovra si parte da una dotazione sicura di 4 miliardi di euro. Basterebbero per confermare nel 2024 Quota 103 e Opzione donna ridotta, in attesa di trovare nuove soluzioni.
Se si arrivasse a raddoppiare la cifra a disposizione, con 8 miliardi si potrebbe varare una Quota 41 con paletti sull'età anagrafica meno stringenti di oggi (si arriverebbe ad almeno 59/60 anni contro gli attuali 62, più 41 anni di contributi). In questo caso si riuscirebbe anche ad allargare le maglie di Opzione donna, che potrebbe tornare in una formula simile a com'era prima della legge di Bilancio 2023.
Per superare invece in maniera più strutturale la legge Fornero, con Quota 41 per tutti (a prescindere dall'età anagrafica), servirebbero almeno 10-12 miliardi. Una somma a quel punto ingente, che permetterebbe anche di alzare ancora le pensioni minime, come chiesto da Forza Italia. Il partito continua a chiedere che entro il 2027 si arrivi alla soglia dei 1000 euro promessa da Silvio Berlusconi in campagna elettorale.
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