Pensioni, nei cedolini scatta l'obbligo di trasparenza sulle trattenute sindacali

Pensioni, nei cedolini scatta l'obbligo di trasparenza sulle trattenute sindacali
La legge è di un anno e mezzo fa, il decreto ministeriale che ne stabilisce le modalità di attuazione risale al febbraio di quest'anno. Ora finalmente con la...

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La legge è di un anno e mezzo fa, il decreto ministeriale che ne stabilisce le modalità di attuazione risale al febbraio di quest'anno. Ora finalmente con la circolare Inps diventa pienamente operativo l'obbligo di trasparenza circa la presenza di trattenute sindacali nel cedolino della pensione. Gli enti previdenziali sono tenuti insomma a fornire tutte le informazioni circa le eventuali quote associative che - pur se in misura limitata - vanno a decurtare l'importo del trattamento pensionistico. E le informazioni devono essere presenti sia nel provvedimento di liquidazione della pensione, sia nei cedolini mensili e nella certificazione annuale.


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Per quanto riguarda l'Inps, attualmente se la delega viene trasmessa direttamente per via telematica dall’organizzazione sindacale, l'interessato viene informato con una e-mail inviata in automatico alla casella di posta elettronica, associata al suo Pin. In questo modo il pensionato viene anche informato della facoltà di consultare sul sito www.inps.it  la procedura "Gestione deleghe sindacali su trattamenti pensionistici" - che consente, tra l'altro, la revoca della delega stessa.

La legge prevede il rafforzamento degli obblighi informativi: dal 2020 gli enti previdenziali dovranno una fornire una comunicazione di dettaglio, dalla quale risultino denominazione dell’organizzazione sindacale di iscrizione, decorrenza della trattenuta sindacale ed importo, relativamente sia ai nuovi titolari di trattamenti pensionistici, sia ai soggetti già pensionati in caso di attivazione o di variazione della trattenuta sindacale. Le comunicazioni sono inviate esclusivamente in via telematica ai pensionati in possesso di Pin personale, oppure a mezzo posta ai pensionati che non ne sono ancora in possesso.


Il pensionato può comunicare all’Inps la volontà di revocare la delega per la riscossione della quota associativa, sia direttamente sia attraverso le organizzazioni sindacali. La comunicazione diretta della revoca può essere effettuata tramite il servizio on-line o, in alternativa, con la presentazione alla competente struttura territoriale. In quest'ultimo caso ci si può recare fisicamente alla sede oppure inviare la revoca con posta ordinaria o raccomandata AR, unitamente ad un documento d’identità valido.

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Il Messaggero