Pensione anticipata, ora in media si va dopo i 60 anni

Pensione anticipata, ora in media si va dopo i 60 anni
Il passaggio può apparire simbolico, ma ha la sua importanza e indica essenzialmente come le riforme delle pensioni stiano producendo effetti. Nel primo semestre del 2016,...

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Il passaggio può apparire simbolico, ma ha la sua importanza e indica essenzialmente come le riforme delle pensioni stiano producendo effetti. Nel primo semestre del 2016, per la prima volta, l'età media alla decorrenza delle pensioni anticipate supera i 60 anni nella gestione lavoratori dipendenti. Per la precisione, si è passati dai 59,8 dei primi sei mesi 2015 (e dal 59,9 dell'intero anno) a 60,4 anni. Stabile invece a 65,1 anni l'età media di uscita per chi va in pensione di vecchiaia, in leggerissima crescita a 52,7 quella relativa all'invalidità, mentre è aumentata da 74,4 a 74,9 quella relativa ai superstiti. Nel complesso, sempre per le gestioni lavoratori dipendenti, l'età media è cresciuta sensibilmente a 67,4 anni (era a 66 nel periodo che va da gennaio a giugno dello scorso anno).


Sulle uscite ha pesato il nuovo inasprimento dei requisiti scattato a inizio anno: 4 mesi in più come adeguamento alla maggiore aspettativa di vita. L'età per la pensione di vecchiaia è cresciuta a 66 anni e 7 mesi, gli anni di contributi richiesti per quella anticipata sono passati 42 e 10 mesi (41 e 10 mesi per le donne). Inoltre per le lavoratrici dipendenti c'è stato un ulteriore scatto di 18 mesi previsto a suo tempo dalla riforma Fornero. Il risultato è che nel complesso delle gestioni previdenziali le nuove pensioni liquidate nel semestre sono state 189.851 contro le 287.826 dello stesso periodo del 2015. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero