(Teleborsa) - "L'economia europea è in ripresa molto più velocemente di quanto previsto in precedenza, per questo recentemente abbiamo rivisto le nostre stime. La cosa più...
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L'impatto del Recovery Fund "si vede prima di tutto con lo stanziamento di fondi. Nel business - ha proseguito - è molto importante anche l'aspetto psicologico , quindi il fatto che riusciamo a fornire, in breve tempo, questa enorme somma di denaro, aiutando gli Stati membri non solo per la loro ripresa ma anche per essere più resilienti. Questo rappresenta già un messaggio non solo per le persone ma anche per gli investitori. il calcolo presentato dei ricercatori è che Next Generation Eu darà un contributo agli obiettivi del Pil dal 2 al 3%. La cosa più importante è vedere quanti posti di lavoro si potranno creare e quanto questo sarà sostenibile. Come diceva Winston Churchill: mai sprecare una buona crisi. Dobbiamo utilizzare i fondi ora disponibili per il Green Deal, per la digitalizzazione, per rendere la nostra economia piu' resiliente e piu' competitiva". "Questo provvedimento - ha aggiunto - è la risposta a eventi senza precedenti, la pandemia. Abbiamo trovato una soluzione legislativa per creare il Next Generation EU. Parte di questa soluzione è che ci sia un inizio chiaro ma anche un termine chiaro, vale a dire il 2058, quando dovremo ripagare i debiti e inizieremo a farlo utilizzando le cosiddette 'nuove risorse proprie', cosi' da avviare la restituzione".
"Già prima della pandemia c'era la decisione di esaminare la futura struttura del Patto di crescita e stabilità. E penso che il nome sia stato scelto molto bene, perchè si parla di Crescita e Stabilità", ha aggiunto Hahn. L'ordine delle parole ha la sua importanza, perchè prima si raggiunge la crescita e poi arriva la stabilità. Dobbiamo tenere a mente questo concetto e la domanda che dobbiamo porci è come possiamo implementarlo una volta modificato. Avremo sicuramente delle discussioni al riguardo perchè l'attuale Patto di crescita e stabilità è stato sospeso fino al 2022, ma allo stesso tempo dobbiamo pensare a cosa verrà dopo".
(Foto: © andreykuzmin / 123RF) Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero