(Teleborsa) - Il taglio di ulteriori 35 posti di lavoro in Parmalat annunciato da Lactalis si aggiunge alla chiusura di stabilimenti e agli interventi sull'occupazione effettuati...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
"Si tratta – sottolinea Prandini - della conferma delle preoccupazioni sui rischi dell'ingombrante presenza della Lactalis in Italia dove si è già comprata i marchi nazionali Parmalat, Locatelli, Invernizzi, Galbani e Cadermartori e controlla circa 1/3 del mercato nazionale in comparti strategici del settore lattiero caseario".
"Gli esuberi annunciati dalla Lactalis – rileva Prandini - seguono la minaccia della multinazionale di ridurre unilateralmente il prezzo del latte alla stalla sottoscritto solo pochi mesi fa con gli allevatori italiani, in controtendenza rispetto all'andamento del mercato. Ora – conclude il presidente di Coldiretti - devono essere resi pubblici tutti i termini dell'accordo e pretese adeguate garanzie sulle produzioni, sulla tutela delle denominazioni dalle imitazioni, sulla difesa dei posti di lavoro e sull'eventuale abuso di posizioni dominanti sul mercato lattiero caseario, strategico per il Made in Italy".
Anche i sindacati hanno chiesto a Lactalis di predisporre un piano sociale per l'occupazione, evitando di procedere a soluzioni unilaterali sugli esuberi dichiarati in Parmalat. Lo chiedono in una nota Fai, Flai e Uila, al termine di un incontro con il comitato consultivo del Gruppo Parmalat in vista del prossimo incontro fissato il 24 giugno.
"Il Gruppo - spiegano i sindacati - ha confermato l'avviata riorganizzazione che vede lo stesso strutturarsi per aree geografiche di mercato, con l'Italia divenuta divisione autonoma, rappresentando il secondo mercato per fatturato a livello mondiale. Il gruppo manterrà distinti gli attuali assetti societari, le tre unità di business (Parmalat, Galbani caseario e Galbani Salumi), le singole reti commerciali e le tre attività di ricerca e sviluppo". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero