Pandemia spaventa Regno Unito che accelera sui vaccini

Pandemia spaventa Regno Unito che accelera sui vaccini
(Teleborsa) - Il Regno Unito, alle prese con la variante più virulenta del coronavirus, accelera sul fronte dei vaccini anti-Covid e annuncia di aver raggiunto la quota di 2,4...

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(Teleborsa) - Il Regno Unito, alle prese con la variante più virulenta del coronavirus, accelera sul fronte dei vaccini anti-Covid e annuncia di aver raggiunto la quota di 2,4 milioni di persone vaccinate finora con almeno una prima dose.


Il dato è stato diffuso da Boris Johnson e commentato con entusiasmo da Nadhim Zahawi, ministro nominato ad hoc per la campagna vaccinale. Qualche imbarazzo. intanto, per il Premier arriva però da suo padre Stanley, 80enne, che risulta aver ricevuto già la doppia dose di vaccino prima che il Governo decidesse formalmente di allungare l'intervallo fra prima dose e richiamo per garantire una maggiore copertura.


Parlando ai giornalisti a margine dell'inaugurazione di uno dei sette mega centri volanti aperti da oggi per contribuire alla somministrazione dei vaccini in Inghilterra accanto a ospedali e ambulatori (quello installato in uno stadio di Bristol), il premier Tory ha ribadito l'impegno del suo Governo ad arrivare a una quindicina di milioni di persone vaccinate nel Paese entro un mese circa. Ha inoltre indicato l'obiettivo di garantire a breve che nessuno sia più lontano "di 10 miglia" da un luogo in cui potersi vaccinare dal Covid.

BoJo ha poi insistito sulla necessità di rispettare strettamente il lockdown in questa fase d'impennata di contagi alimentata dalla cosiddetta 'variante inglese' del virus, sullo sfondo di quello che il suo consigliere medico Chris Whitty ha indicato come "il punto peggiore della pandemia", denunciando una pressione senza precedenti sugli ospedali del Regno in attesa che l'auspicato effetto immunitario delle vaccinazioni si faccia sentire "tra qualche mese". Una fase nella quale il primo ministro ha raccomandato alla gente "la massima vigilanza e la massima osservanza delle regole", senza escludere la possibilità che il governo possa dover "rafforzare" ulteriormente le restrizioni o anche la repressione contro i trasgressori "laddove le regole non risultino propriamente osservate". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero