Palazzo Chigi frena sulla mini-TAV: "Nessuna apertura di Conte"

Palazzo Chigi frena sulla mini-TAV: "Nessuna apertura di Conte"
(Teleborsa) - Il Premier Giuseppe Conte "non ha aperto a nessuna ipotesi di mini-Tav né ha mai richiesto un ulteriore contributo all'analisi costi-benefici dell'opera, contributo...

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(Teleborsa) - Il Premier Giuseppe Conte "non ha aperto a nessuna ipotesi di mini-Tav né ha mai richiesto un ulteriore contributo all'analisi costi-benefici dell'opera, contributo che è stato invece sollecitato dal Mit". Lo precisa una nota di Palazzo Chigi in cui si smentiscono alcune "ricostruzioni apparse questa mattina su alcuni quotidiani".


Nelle scorse ore, infatti, avevano preso a circolare, anche con una certa insistenza, voci stando alle quali Conte sarebbe stato intenzionato a "occuparsi personalmente" di una revisione del progetto Tav. Palazzo Chigi però frena.

Nonostante la smentita, però, sono in tanti che continuano a sostenere che il Presidente del Consiglio, nelle ormai abituali vesti di paciere e mediatore, starebbe lavorando a un compromesso sulla Tav attraverso l'elaborazione di un progetto, di un'opera ridotta. Una mini-Tav appunto che consentirebbe di risparmiare fino a un miliardo di euro, con meno stazioni sul tratto italiano. Una mossa questa che potrebbe ricomporre la frattura tra M5S, contrario alla costruzione e Lega, da sempre favorevole, superando al contempo l'impasse che da mesi mette a dura prova il Governo.

Dal Forum economico franco-italiano di Versailles, intanto, il ministro francese dell'Economia, Bruno Le Maire, invita l'Italia "a prendere posizione", sottolineando l'esigenza di migliorare i collegamenti con la Francia, e il collega Giovanni Tria crede che "ci sarà un'evoluzione positiva" sulla Tav e "che il governo stia andando verso quella direzione". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero