Pace fiscale, lunedì alla cassa 1,8 milioni di italiani: chi non paga perde i benefici

Pace fiscale, lunedì alla cassa 1,8 milioni di italiani: chi non paga perde i benefici
Pace fiscale, l'Agenzia della Riscossione avvisa sui prossimi adempimenti in calendario puntualizzando che chi non paga entro la scadenza perderà i benefici (anche se...

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Pace fiscale, l'Agenzia della Riscossione avvisa sui prossimi adempimenti in calendario puntualizzando che chi non paga entro la scadenza perderà i benefici (anche se sono previsti 5 giorni di tolleranza). Ultimi giorni, quindi, per pagare la rata in scadenza lunedì prossimo, 2 dicembre, per tutti coloro che nei mesi scorsi hanno aderito alla «rottamazione-ter» e al «saldo e stralcio» delle cartelle. Si tratta di una platea di 1,8 milioni di contribuenti per oltre 15 milioni di cartelle e avvisi che saranno pagati in modo agevolato (11,4 milioni per la «rottamazione-ter» e 4,2 milioni per il «saldo e stralcio»).


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La scadenza del 2 dicembre (il termine fissato al 30 novembre cade di sabato ed è posticipato al lunedì successivo) riguarda il pagamento della prima rata di circa 385 mila contribuenti che hanno aderito al «saldo e stralcio» e di circa 267 mila «ritardatari» della «rottamazione-ter», cioè chi ha usufruito della riapertura dei termini fino al 31 luglio 2019 per presentare la domanda (la scadenza iniziale era fissata al 30 aprile 2019). A questa platea si aggiungono circa 1 milione 170 mila contribuenti che hanno aderito alla «rottamazione-ter» entro il 30 aprile, compresi coloro che hanno mancato l'appuntamento della prima rata fissato allo scorso 31 luglio.

Per questi ultimi, infatti, è prevista la possibilità di rientrare nei benefici della rottamazione saldando prima e seconda rata entro il 2 dicembre. Alla stessa data è fissato il termine per il pagamento della seconda rata della rottamazione-ter per i contribuenti che hanno versato la prima entro lo scorso 31 luglio. Si ricorda che il mancato, insufficiente o tardivo pagamento anche di una sola rata, oltre la tolleranza di cinque giorni prevista per legge (sono validi i pagamenti effettuati entro il 9 dicembre 2019), determina l'inefficacia della definizione agevolata, il debito non potrà essere più rateizzato e l'Agente della riscossione dovrà riprendere le azioni di recupero.

Rientrano nel «saldo e stralcio» (Legge n. 145/2018) i contribuenti persone fisiche che versano in una situazione di grave e comprovata difficoltà economica (ISEE del nucleo familiare inferiore a 20 mila euro). Per questa tipologia di agevolazione è previsto il pagamento nella misura che varia dal 16 al 35% dell'importo dovuto, già scontato di sanzioni e interessi. La «rottamazione-ter» (Decreto Legge n. 119/2018) prevede invece l'annullamento esclusivamente delle sanzioni e degli interessi di mora. È possibile pagare le rate del «saldo e stralcio» e della «rottamazione-ter» presso la propria banca, agli sportelli bancomat (ATM) abilitati ai servizi di pagamento Cbill, con il proprio internet banking, agli uffici postali, nei tabaccai aderenti a Banca 5 SpA e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, sul portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it e con l'App Equiclick tramite la piattaforma PagoPa oppure direttamente agli sportelli.


Infine, è possibile effettuare il versamento mediante compensazione con i crediti commerciali non prescritti, certi liquidi ed esigibili (c.d. crediti certificati) maturati per somministrazioni, forniture, appalti e servizi nei confronti della Pubblica Amministrazione. Sul portale agenziaentrateriscossione.gov.it sono attivi i servizi online per richiedere la copia della «Comunicazione delle somme dovute» con i relativi bollettini e per scegliere le cartelle/avvisi che si intendono effettivamente pagare in via agevolata.
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Il Messaggero