(Teleborsa) - "Occorrerà sempre di più mettere al centro il merito, la formazione e la qualità, la disponibilità ad apprendere, non sempre è stato così. I concorsi sono...
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"I giovani sono vittime di una cultura deteriore, di una cultura assistenzialistica che non mette al centro il merito. Questi giovani hanno paura di confrontarsi, li considero delle nostre vittime, di chi aveva la responsabilità e non l'ha usata nel modo migliore", dice Brunetta annunciando una stagione di concorsi basati sul merito e semplificati, digitalizzati.
"Si minacciano addirittura manifestazioni di giovani con dei cartelli non vogliamo fare il concorso, io credo che questi giovani siano vittime di clientele, di segnali sbagliati. Questo - aggiunge il ministro - mi auguro che sia il passato. Non ce l'ho con questi giovani che non vogliono fare il concorso, ce l'ho con la cattiva classe politica, sindacale, di quelli che rappresentano questi giovani, perchè dà cattivi messaggi e crea delle vittime perchè un giovane che abbia paura di un concorso è già perdente in sè". Mentre "la stragrande maggioranza dei giovani di oggi sono bravi, vogliono trasparenza e merito e non vogliono essere ricattati da nessuno, io voglio questo e questo si realizzerà". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero