Oro, nel III trimestre 2021 settore orafo italiano ancora sopra i livelli pre Covid

Oro, nel III trimestre 2021 settore orafo italiano ancora sopra i livelli pre Covid
(Teleborsa) - La domanda mondiale di gioielli in oro ha continuato a crescere anche nel 3° trimestre 2021 (+33%) con un rallentamento atteso rispetto alla crescita nei primi due...

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(Teleborsa) - La domanda mondiale di gioielli in oro ha continuato a crescere anche nel 3° trimestre 2021 (+33%) con un rallentamento atteso rispetto alla crescita nei primi due trimestri, che nel 2020 erano invece stati maggiormente colpiti dal calo legato alla crisi. Nei mesi estivi il settore orafo italiano ha confermato la buona dinamica già registrata a inizio anno e complessivamente nei primi nove mesi si è attestato già sopra i livelli pre- COVID sia in termini di fatturato (+13,1%), sia nelle esportazioni in valori (+6,9%) e quantità (+8,0%). È quanto è emerso da un focus sul settore orafo di Intesa Sanpaolo.


L'impatto negativo della variante Omicron e la minaccia di politiche monetarie più restrittive rappresentano ora i principali ostacoli per i mercati delle materie prime e potrebbero innescare più ampie correzioni dei prezzi nel breve termine. Tuttavia, un temporaneo indebolimento dei corsi delle materie prime favorirebbe l'economia mondiale, contribuendo ad accelerare i tassi di crescita, e semplificherebbe il compito delle principali banche centrali, che potrebbero continuare a sostenere la ripresa economica invece di combattere le pressioni inflazionistiche.

Nel 2021, le quotazioni dei metalli preziosi hanno registrato una flessione. "Manteniamo una view negativa su oro e argento, poiché l'adozione di politiche monetarie più restrittive dovrebbe ridurre la propensione a investire nei due metalli. Per contro, ci attendiamo un parziale recupero di platino e palladio, grazie alla probabile accelerazione della domanda dal settore automobilistico. Pertanto, nell'ambito di un'asset allocation strategica a medio termine, preferiamo il palladio all'oro", si legge nel rapporto.



(Foto: flaart / Pixabay ) Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero