L'analisi dell'Ocse: «L'incertezza politica frena la crescita»

L'analisi dell'Ocse: «L'incertezza politica frena la crescita»
«L'incertezza politica potrebbe avere un impatto sullo sviluppo economico». Così l'Ocse nel suo ultimo “Economic Outlook”...

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«L'incertezza politica potrebbe avere un impatto sullo sviluppo economico». Così l'Ocse nel suo ultimo Economic Outlook nell'approfondimento dedicato all'Italia. Intanto «riflettendo un'accresciuta percezione dell'incertezza politica, i rendimenti dei titoli di stato ultimamente sono saliti», si legge sempre nel rapporto. Allargando lo sguardo allo scenario internazionale, la «Brexit e l'incertezza politica in Italia potrebbero - si sottolinea - aggiungere pressioni alla crescita dell'area euro».


LA CRESCITA
 In dati dell'Ocse sulla crescita riflettono un rallentamentoi, in Italia la crescita è prevista rallentare all'1,4% nel 2018 e all'1,1% nel 2019. L'Economic Outlook rivede al ribasso le precedenti stime sul Pil, dato al +1,5% quest'anno e al +1,3% il prossimo. Secondo l'organizzazione parigina la crescita degli investimenti, sebbene ancora robusta, si andrebbe attenuando mentre il rilancio dei consumi privati perderà vigore a causa di un indebolimento della ripresa occupazionale e della perdita, a seguito del rialzo dell'inflazione, del potere d'acquisto delle famiglie. Comunque «le esportazioni e gli investimenti delle imprese stanno sempre più guidando la ripresa».
La strategia per stabilizzare il settore della banche sta dando i suoi frutti: «lo stock degli Npl nei bilanci bancari è sceso di circa il 20% dal suo picco». L'organizzazione parigina giudica «limitato» il costo dell'intervento governativo sul comparto e quanto al debito pubblico, osserva: «il rapporto con il Pil resta alto ma ha iniziato a calare». E ciò, aggiunge, «nonostante le passività potenziali connesse all'intervento sul settore della banche».

I PREZZI
Quanto ai prezzi al consumo, continua l'Ocse, è prevista un'accelerazione nel 2019. La politica di bilancio per il 2018 è orientata, nota l'organizzazione internazionale, per essere moderatamente espansiva. E precisa: «possibili cambiamenti da parte del governo che verrà non sono incorporati nelle previsioni». Guardando nel dettaglio gli investimenti, quelli privati stanno aumentando consistentemente, supportati dagli incentivi legati al piano Industria 4.0 e dal risveglio dei prestiti bancari alle imprese. Invece gli investimenti pubblici «continuano a stagnare», «ostacolati dai problemi collegati all'implementazione del nuovo codice degli appalti e alle restrizioni di spesa».

IL FISCO
«Una riforma del sistema di tassazione sulle persone fisiche dovrebbe mirare al contrasto all'evasione fiscale semplificando le agevolazioni fiscali e abbassando le aliquote per i redditi bassi, senza contrarre il gettito fiscale».


«Il tasso di disoccupazione sta gradualmente calando, ma la ripresa del lavoro ha perso un pò di vigore». L'Ocse stima che il tasso dei senza lavoro nel 2018 si dovrebbe attestare all'11,0% e nel 2019 al 10,8%. «Anche la qualità della nuova occupazione è peggiorata poiché i contratti a tempo rappresentano la maggior parte dei nuove posizioni lavorative». Insomma, i principali indicatori economici suggeriscono che «l'economia potrebbe avere perso il suo slancio
».

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Il Messaggero