Spreco alimentare, a Natale gli italiani butteranno oltre 500.000 tonnellate di cibo

Il cenone della vigilia, e poi il pranzo di Natale, per non parlare dell'ultimo dell'anno. Le vacanze natalizie sono uno dei momenti di maggiore spreco alimentare. Secondo...

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Il cenone della vigilia, e poi il pranzo di Natale, per non parlare dell'ultimo dell'anno. Le vacanze natalizie sono uno dei momenti di maggiore spreco alimentare. Secondo gli analisti di Ener2Crowd, la prima piattaforma italiana di lending crowdfunding energetico, quest'anno nel periodo delle feste di fine anno  si getteranno oltre 500mila tonnellate di cibo, corrispondenti a più di 80 euro per gruppo familiare: uno spreco enorme che porta anche a un'impennata del livello di inquinamento «perché ogni tonnellata di rifiuti alimentari produce 4,2 tonnellate di CO2» spiegano gli esperti.


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In generale  lo spreco alimentare somma annualmente in Italia 17 miliardi di euro, pari all'1% del pil, di cui 14 miliardi di euro dissipati per il cibo già prodotto e gettato e 3 miliardi di euro per lo spreco di filiera e distribuzione. Ogni italiano butta via mediamente 800 grammi di cibo a settimana, per un valore di 17 euro mensili pro-capite. 
«Se ogni italiano - dicono  gli analisti di Ener2Crowd - dedicasse l'esatto valore dello spreco di 12 mesi alla sostenibilità a progetti pensati per il progresso del Pianeta, questi rappresenterebbero un tesoretto di circa 13 miliardi di euro in grado di crescere del 6% all'anno». Dopo soli 3 anni, tramutato in investimenti mirati e sostenibili, lo spreco produrrebbe una rendita complessiva del 28%. Tassi di crescita del genere sono introvabili anche in prodotti finanziari speculativi e ciò dà una misura delle potenzialità di un'economia stabile riconvertita e partecipata verso il green. .


«Le aziende italiane già hanno iniziato a fare la loro parte, sebbene ci siano ancora margini di miglioramento» sottolinea Giorgio Mottironi, chief sustainability officer e co-fondatore di Ener2Crowd.  «Mai prima d'ora abbiamo avuto così tante prove del fatto che essere sostenibili è anche economicamente vantaggioso per le aziende» aggiunge Niccolò Sovico, ceo, ideatore e co-fondatore di Ener2Crowd, che questo Natale per ridurre l'inevitabile impatto ambientale dell'eccesso ha deciso di ridurre i consumi, collaborando con le organizzazioni contro gli sprechi alimentari.  «Dalla scelta dei cibi alle decorazioni, dai mezzi di trasporto all'illuminazione, il Natale può essere occasione per mettere in atto e diffondere pratiche sostenibili, puntando sulla sensibilità ambientale e sulle tecnologie per ridurre gli sprechi, anche energetici» sottolineano gli esperti di Ener2Crowd. Le lampadine a led -ad esempio- consumano l'80% di energia in meno rispetto alle vecchie luci ad incandescenza e durano 30 volte di più, una scelta che nell'ultimo anno ha già consentito di evitare 600 milioni di tonnellate di CO2 nell'atmosfera, riduzione pari alla chiusura di 170 centrali elettriche a combustione.
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Il Messaggero