Natale, Conte non esclude ritocchi alle misure anti Covid

Natale, Conte non esclude ritocchi alle misure anti Covid
(Teleborsa) - L'obiettivo resta quello di evitare una terza ondata di contagi. A ribadirlo è il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che in merito alla possibilità di...

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(Teleborsa) - L'obiettivo resta quello di evitare una terza ondata di contagi. A ribadirlo è il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che in merito alla possibilità di inserire nuove misure per il periodo natalizio, secondo quanto riportato da Ansa, ha dichiarato: "Abbiamo già predisposto un piano per le festività natalizie. Forse qualche ritocchino ci sarà. Alla luce dei suggerimenti del Comitato tecnico scientifico qualche misura ulteriore la introdurremo. Ci stiamo riflettendo".


Conte ha difeso il sistema delle regioni colorate – "sta funzionando, abbiamo evitato un lockdown generalizzato come in Germania" – e ha aggiunto: "con misure calibrate e ben circoscritte stiamo reggendo bene questa seconda ondata". Intanto il Cts al termine di una riunione ieri ha messo nuovamente in chiaro la ricetta necessaria per Natale e cioè misure più severe e più controlli, soprattutto al fine di evitare assembramenti nelle piazze e nelle strade dello shopping.

La situazione infatti resta critica, soprattutto se si guarda il numero di decessi: nonostante le buone notizie che arrivano dai dati sull'affollamento degli ospedali (ancora in calo sia ricoveri con sintomi che terapie intensive), infatti, ieri sono stati registrati 846 morti per Covid-19. Una situazione certificata anche dal direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, nel corso della conferenza stampa sull'analisi della situazione epidemiologica. "Oggi abbiamo dei dati contrastanti: più di 14mila positivi e rapporto di positività sotto il 10% con un meno 92 di ricoveri in terapia intensiva, tuttavia il dato dei morti a 846 è davvero molto elevato e ciò indica che in questi 2-3 mesi il numero delle persone infettatesi è grande con una ripresa dell'epidemia imponente", ha spiegato Rezza.


Quanto al ritorno a scuola, Rezza è stato molto cauto: "è ancora presto per dire se potremo o no riaprire completamente le scuole, anche le superiori" dopo le feste natalizie. Questo perché, ha spiegato, "l'incidenza dei casi è ancora molto elevata e finché non abbassiamo l'incidenza è difficile parlare di riapertura delle attività". Sul tema vaccini, infine, il direttore della Prevenzione del ministero della Salute ha ribadito che in una prima fase la priorità saranno gli operatori sanitari – "e il problema sarà avere tanto vaccino a disposizione" – poi il personale Rsa e i suoi ospiti. "Poi la campagna procederà vaccinando prima gli anziani", ha sottolineato Rezza.


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Il Messaggero