Tonfo di Mps in Piazza Affari: il titolo ha chiuso in calo dell'8,8% a 2,92 euro. A scatenare le vendite la bozza del contratto di governo tra M5S e Lega, dove ci sono...
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Nella bozza di contratto di governo è scritto che «lo Stato azionista deve provvedere alla ridefinizione della mission e degli obiettivi dell'istituto di credito in un'ottica di servizio». «L'intento, abbastanza condiviso da tutte e due le forze, è che la banca deve essere ripensata in un'ottica di servizio», ha detto il responsabile economico della Lega, Claudio Borghi. «In buona sostanza», ha spiegato, l'obiettivo è «abbandonare l'idea di farci i profitti vendendola a chissacchì», ma mantenerla «come patrimonio del Paese». Il cambio di governance di Mps «non entra nel contratto» di governo fra Lega e Cinque Stelle, «ma è abbastanza probabile, quasi naturale pensarlo. Ma è inutile mettere nel contratto: «E poi cambiamo l'amministratore delegato», ha aggiunto Borghi.
«Le dichiarazioni dell'on. Borghi, insieme alle indicazioni fornite nella bozza di programma di Lega e M5S, hanno immediatamente creato una crisi di fiducia» sul titolo Mps. Si tratta di «un fatto molto grave che mette a repentaglio l'investimento effettuato con risorse pubbliche. Ho il dovere di ricordare a tutti gli attori politici che la fiducia si costruisce poco per volta, progressivamente, ma basta poco per distruggerla, tirandosi dietro i risparmi degli italiani che a parole si vorrebbero tutelare», ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, in una nota. «Per tutta la scorsa legislatura - spiega il ministro - diversi governi hanno lavorato a un piano credibile di messa in sicurezza e rilancio di Banca Monte dei Paschi di Siena. Nel 2017 abbiamo avviato un piano sostenibile che ha posto le basi per un rilancio duraturo. I risultati del primo trimestre del 2018 dimostrano che il piano è ben congegnato e che il management lo sta implementando in modo efficace». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero