Morto Marchionne, Fca affonda in borsa a Milano

Fca, ricavi netti in salita: «Per la prima volta liquidità netta industriale a 0,5 miliardi di euro»
È il giorno dell'addio a Sergio Marchionne. Ma è anche quello del debutto del nuovo amministratore delegato Mike Manley e dei conti di Fca che nel secondo...

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È il giorno dell'addio a Sergio Marchionne. Ma è anche quello del debutto del nuovo amministratore delegato Mike Manley e dei conti di Fca che nel secondo trimestre 2018 azzera il debito, come anticipato da Marchionne, ma registra un crollo dell'utile netto a 754 milioni, in diminuzione del 35% (-26% a parità di cambi di conversione).


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In Borsa il titolo sprofonda e, dopo essere finito in asta di volatilità, chiude in calo del 15,5%, a 13,99 euro, ai minimi dall'ottobre 2017: brucia in un giorno 4 miliardi complessivi di valore. Male anche Exor (-3,49%), Ferrari (-2,19%) e Cnh (-0,27%). Non cambia la musica a Wall Street dove l'avvio della contrattazione è pesante: Fca perde l'11,10% a 17,14 dollari. L'esordio di Manley avviene in una giornata molto difficile per il gruppo. Anche gli obiettivi per il 2018 devono essere rivisti al ribasso, a eccezione dell'utile netto adjusted, confermato a 5 miliardi di euro: i ricavi netti sono previsti tra 115 e 118 miliardi contro la precedente stima di 125 miliardi, l'ebit adjusted a 7,5-8 miliardi (doveva essere di 8,7 miliardi) e la liquidità netta industriale sarà di 3 anziché 4 miliardi. Confermati, invece, tutti gli obiettivi del piano industriale al 2022, presentato a Balocco il primo giugno. I primi tre mesi dell'anno presentano ricavi netti pari a 2 miliardi di euro, con un aumento del 4% (+11% a parità di cambi di conversione) per la crescita delle consegne pari a 1.301.000 veicoli, in rialzo del 6% grazie soprattutto alle performance nell'America del Nord e nell'America Latina e al positivo effetto prezzi.


L'ebit adjusted è pari a 1.655 milioni di euro, in calo dell'11% (-3% a parità di cambi di conversione). «È stato un trimestre difficile. Marchionne lo aveva detto ed è stato così. Ci sono stati però anche elementi positivi», spiega Manley nella conference call con gli analisti finanziari ai quali chiede un minuto di silenzio in ricordo del manager scomparso. Al suo fianco il direttore finanziario del gruppo, Richard Palmer. «Fca è nelle condizioni per continuare a essere solida e indipendente. Possiamo avviare collaborazioni, ma siamo focalizzati sull'indipendenza e sull'attuazione del piano», afferma il nuovo amministratore delegato che indica la Cina tra «le priorità, è la sfida maggiore che ci aspetta». Nessun contraccolpo invece dalle dimissioni annunciate dal responsabile dell'Emea, Alfredo Altavilla, il cui sostituto - dice Manley - arriverà nel prossimo futuro.


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Il Messaggero