Moody's, Recovery essenziale per sanità italiana visto invecchiamento popolazione e austerità

Moody's, Recovery essenziale per sanità italiana visto invecchiamento popolazione e austerità
(Teleborsa) - La capacità di assorbire e utilizzare i fondi europei in arrivo per la ripartenza post-pandemia sarà essenziale per le regioni italiane nel campo della sanità....

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(Teleborsa) - La capacità di assorbire e utilizzare i fondi europei in arrivo per la ripartenza post-pandemia sarà essenziale per le regioni italiane nel campo della sanità. Anni di austerità e il progressivo invecchiamento della popolazione metteranno altrimenti sotto pressione il sistema sanitario italiano, afferma oggi un nuovo rapporto dell'agenzia di rating Moody's.


L'invecchiamento della popolazione porterà a un incremento della spesa sanitaria delle regioni italiane del 13% e del 18% in Spagna entro il 2035, afferma Moody's Investors Service, sottolineando che la capacità di impiego dei fondi Next Generation EU sarà la chiave per la qualità creditizia delle regioni italiane. La pandemia ha evidenziato livelli relativamente bassi di spesa sanitaria per le regioni spagnole e italiane in contrasto con altre grandi economie europee - afferma il report - principalmente a causa di un decennio di austerità all'indomani della crisi finanziaria globale e di quella del debito dell'area euro.
Moody's prevede che le regioni spagnole riceveranno 10 miliardi di euro di finanziamenti dell'UE tra il 2021 e il 2022, gran parte dei quali sarà dedicata alla costruzione di un settore sanitario più resiliente, mentre le regioni italiane riceveranno una quota consistente dei 15,6 miliardi di euro di fondi destinati alla sanità dal PNRR, date le loro responsabilità di spesa in questo campo. Gli analisti dell'agenzia di rating sono però consapevoli che la capacità di assorbire e utilizzare i finanziamenti aggiuntivi varierà tra le regioni.


"Prevediamo che l'invecchiamento della popolazione aumenterà le pressioni della spesa sanitaria regionale in Spagna e in Italia nei prossimi due decenni. Pertanto, la capacità delle regioni di riformare i propri settori sanitari assorbendo e utilizzando i finanziamenti dell'UE per gli investimenti di prossima generazione sarà un driver chiave per la qualità del credito regionale nel lungo termine", ha commentato Nadejda Seu, analista preso Moody's Investors Service. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero