(Teleborsa) - Più spostamenti se ci sono maggiori informazioni in tempo reale e distanziamento assicurato. E' quanto emerge da un'indagine demoscopica, realizzata dall'Autorità...
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Realizzata in collaborazione con DOXA, dall'indagine emerge che il 37% degli intervistati ha dichiarato di aver cambiato i propri comportamenti di mobilità durante la cosiddetta Fase 2 rispetto a quella precedente l'emergenza sanitaria, registrando una generale contrazione degli spostamenti per tutte le modalità di trasporto, ad eccezione della mobilità sostenibile (ad es. spostamento a piedi, bicicletta, monopattino e scooter a noleggio/sharing) e di quella con autovettura; rispetto a prima, il 33% degli intervistati ha dichiarato di voler cambiare i propri comportamenti di mobilità in un ipotetico scenario totalmente "Covid 19-free", mostrando un generale aumento della frequenza di spostamento, con alcune eccezioni su selezionate modalità di trasporto e per classi di intensità d'uso dei mezzi di trasporto, per le quali si rileva una diminuzione; indipendentemente dall'intensità d'uso dei mezzi, lo spostamento a piedi e l'utilizzo dell'autovettura privata (preferibilmente senza percorrere autostrade) sono le modalità di trasporto preferite dalla maggior parte degli intervistati; segue la bicicletta personale e il trasporto pubblico su autobus e tram; il 58% degli intervistati ha giudicato utile ricevere informazioni, in tempo reale, sulle caratteristiche dei mezzi di trasporto disponibili a supporto delle proprie scelte di mobilità; il 60% degli intervistati è disponibile a condividere informazioni sugli spostamenti, sul proprio stato di salute e quelle di soggetti contagiati (o ad alto rischio) con i quali è entrato in contatto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero