Ministro Franco: «Dopo Pasqua la situazione migliorerà. Entro fine anno uscita graduale da misure sostegno»

Ministro Franco: «Dopo Pasqua la situazione migliorerà. A giugno torneremo alla normalità»
Dopo Pasqua la situazione dell'epidemia migliorerà gradualmente, il che potrebbe portare ad un allentamento delle misure restrittive, mentre a giugno si dovrebbe...

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Dopo Pasqua la situazione dell'epidemia migliorerà gradualmente, il che potrebbe portare ad un allentamento delle misure restrittive, mentre a giugno si dovrebbe tornare alla normalità. Ne ha parlato stamattina il ministro dell'Economia Daniele Franco in un evento Bloomberg. «Crediamo che dopo Pasqua la situazione andrà gradualmente migliorando e si andrà verso la normalità a maggio e giugno, grazie anche alle condizioni climatiche».

Gli aiuti alle imprese

«La scorsa settimana abbiamo varato misure per 1,5 punti percentuali di pil – ha sottolineato Franco –. Mi aspetto di terminare con le misure di sostegno all'economia verso la fine dell'anno». Dopo il Dl Sostegni «saranno introdotte ulteriori misure nelle prossime settimane – ha aggiunto – in vista di un graduale riassorbimento degli aiuti nella seconda parte dell'anno e di un "ritorno alla normalità"»

Il Piano nazionale di ripresa

Il ministro Franco ha poi detto che «il Governo è al lavoro per consegnare alla Commissione il Piano nazionale di ripresa e resilienza entro fine aprile. Il piano prevede per noi prestiti e trasferimenti per complessivi 190 miliardi di euro in sei anno, circa il 10% del nostro Pil, e programmiamo di utilizzarli per spingere gli investimenti in numerose aree». Ma ci sono i problemi legati all'età anagrafica. «L'Italia ha un problema di vecchia data di crescita e dinamica della produttività», ha aggiunto. «Useremo questi fondi europei, congiuntamente alle risorse nazionali, per affrontare queste debolezze, naturalmente per combattere la pandemia e riportare la crescita ai livelli pre-crisi ma anche per spingere la crescita potenziale, gli investimenti, i tassi di occupazione giovanile e femminile».

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Il Messaggero