Milleproroghe, inammissibili circa 900 emendamenti

Milleproroghe, inammissibili circa 900 emendamenti
(Teleborsa) - Sono circa 900 – su 2004 proposte di modifica presentate – gli emendamenti al decreto legge Milleproroghe giudicati inammissibili dalla presidenza delle...

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(Teleborsa) - Sono circa 900 – su 2004 proposte di modifica presentate – gli emendamenti al decreto legge Milleproroghe giudicati inammissibili dalla presidenza delle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera.


Tra le proposte di modifica respinte perché non strettamente attinenti alle materie oggetto del decreto si trovano quelle relative alla liberalizzazione della cannabis light (la cui proposta recava la firma di una trentina di parlamentari di M5s, Pd, Leu e +Europa); alla soppressione dell'equiparazione monopattini-biciclette; quelle che modificano la disciplina in materia di ritenute e compensazioni in appalti e subappalti ed estensione del regime del reverse charge per il contrasto dell'illecita somministrazione di manodopera. Giudicate inammissibili anche le proposte di modifica che miravano ad ampliare la platea dei beneficiari della cedolare secca sugli affitti.

Non sono, inoltre, stati ammessi gli emendamenti di Lega e Forza Italia per la cancellazione della sugar tax e della plastic tax introdotte con la legge di Bilancio, ma restano quelli di Italia viva per il rinvio dell'entrata in vigore delle due misure al primo gennaio 2021. Bocciata anche richiesta del Pd di rivedere la concessione alla Sat per la gestione e i lavori di costruzione delle tratte dell'A12. Su quest'ultimo tema è in fase di istruttoria anche un emendamento del governo.

Stop, infine, anche alla norma che mirava a reintrodurre la possibilità di cedere il credito d'imposta derivante dalla detrazione fiscale per gli interventi relativi alla realizzazione di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all'installazione di impianti basati sull'impiego delle fonti rinnovabili di energia. Respinto anche l'emendamento che anticipava al primo luglio 2020 il riconoscimento automatico dei bonus sociali per la fornitura dell'energia elettrica e del gas naturale.


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Il Messaggero