I numeri parlano chiaro: a Milano le attività di imprenditori italiani chiudono sempre più spesso i battenti, mentre quelle di imprenditori stranieri continuano...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE Roma, stretta sui "negozi etnici" di San Paolo: oltre 10mila euro di sanzioni
La consigliera leghista continua: «Per rendersi conto dello squilibrio, oltre a leggere questi numeri che mi sono stati forniti dall'amministrazione comunale in risposta a una mia interrogazione, basta farsi un giro per le strade delle periferie di Milano. In via Padova ci sono minimarket, negozi d'abbigliamento, ristoranti e persino parrucchieri stranieri, discorso identico a San Siro, Corvetto, Giambellino, dove anche la popolazione residente e le scuole sono a maggioranza extracomunitaria. Credo che il Comune, a fronte di questa morìa di negozi italiani, tra cui anche diverse attività con una bella storia alle spalle, debba intervenire per fermare l'emorragia, invece noto sempre regole e regolette utili solo a far chiudere gli esercizi».
LEGGI ANCHE Roma, ruba birra da minimaket e aggredisce proprietario: arrestato 52enne
Silvia Sardone passa poi al contrattacco: «Milano è piena di minimarket etnici che non rispettano gli orari di chiusura e le leggi in materia di somministrazione di alcolici, causando solo degrado e insicurezza tra gli abitanti dei quartieri che hanno la sfortuna di vederseli spuntare sotto casa: giusto per fare qualche esempio, penso soprattutto a piazza Gobetti, corso Lodi, viale Corsica, via Imbonati. Lo scorso ottobre in via Mambretti la Polizia è intervenuta per chiudere un minimarket dove sono stati trovati topi e feci di animale. Perché il Comune tollera il proliferare di negozi etnici che spesso e volentieri presentano diverse irregolarità, anche dal punto di vista igienico-sanitario, mentre continua a stangare i commercianti italiani arrivando anche a multarli per un tavolino fuori posto di due centimetri? È la solita politica dei due pesi e delle due misure tanto cara alla sinistra».
LEGGI ANCHE Roma, stretta sui negozi etnici del Pigneto: multe per oltre 10mila euro
Sulla questione interviene anche Andrea Pellegrini, consigliere municipale della Lega in Zona 9: «Nel nostro Municipio abbiamo la situazione problematica di via Imbonati, dove negli ultimi anni le attività commerciali italiane sono sparite per far spazio a quelle straniere. Ricordo che in un recente servizio delle Iene è stata smascherata una macelleria che in realtà fungeva da money transfer illegale, perciò mi chiedo quali controlli svolga il Comune di Milano per arginare questi loschi traffici.
Il Messaggero