Silvio Berlusconi ha salvato la panchina di Pippo Inzaghi, ma non ha ancora preso nessuna decisione sull'offerta di Bee Taechaubol (nella foto sotto con la moglie). Il broker...
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LE ASPETTATIVE
Berlusconi si è preso altro tempo e Mister Bee, da parte sua, ha atteso invano a Milano una convocazione per un secondo summit. Ma la chiamata non è mai arrivata e il thailandese è passato dall'essere ottimista (lo è di carattere) all'essere nervoso (lo descrivono anche vulcanico e frettoloso). Taechaubol è in stand by e spera di sapere tutto entro domani, quando lascerà l'Italia. Ma c'è attesa anche per oggi. Ad aiutare Berlusconi a riflettere ci ha pensato Fedele Confalonieri, amico di infanzia e presidente di Mediaset, arrivato a Villa San Martino nel primo pomeriggio.
Qualche minuto dopo sono usciti, da una via secondaria, il fratello Paolo e il figlio Piersilvio. Così l'ex premier ha incontrato Confalonieri e alcuni dirigenti della Fininvest. Si è cercato di analizzare quanto fosse affidabile l'offerta di Taechaubol. La holding di famiglia preferisce trattare con i cinesi, presentati dall'advisor Lazar (a suo tempo curò gli interessi della famiglia Moratti durante la cessione ad Erick Thohir delle quote di maggioranza del club nerazzurro).
Stessa preferenza di Adriano Galliani e Barbara Berlusconi (per una volta uniti sullo stesso fronte): in caso di cessione ai cinesi, entrambi manterrebbero il proprio ruolo di ad (il primo per la parte sportiva, la seconda per la parte commerciale). Al contrario, nell'idea di Bee Taechaubol c'è quella di richiamare in società Paolo Maldini e Sandro Nesta e affidarsi all'esperienza di Marcello Lippi. Un ruolo potrebbe averlo anche Fabio Cannavaro. Ed è proprio su questo argomento che le due parti (Berlusconi e broker thailandese appunto) sono distanti.
LA PROTESTA
Così mentre Mister Bee aspettava la convocazione ad Arcore in un lussuoso hotel del centro di Milano, la Curva Sud (il settore dei tifosi rossoneri più accesi) diramava un comunicato nel quale si parla dell'addio imminente di Berlusconi, definita «una svolta storica per il nostro Milan. In queste ore il nostro presidente si trova ora a dover prendere l'ennesima decisione d'amore. A fronte della situazione attuale e della cattiva gestione da parte di chi gli è più vicino, dimostrata da questa disastrosa annata, ha dovuto vedere il Milan toccare il fondo. Ora si trova di fronte ad una svolta epocale, decidere se cedere quello che per 29 anni è stato il suo Milan, e di cui ha scritto pagine indelebili di storia».
Con anche un attacco a Galliani: «Purtroppo tutte le storie hanno un inizio e una fine. E se una nuova pagina si deve scrivere, auspichiamo che sia una pagina di storia all'altezza di chi oggi ci potrebbe salutare. Sarebbe un grandissimo errore dare continuità e un posto in società a personaggi che ci hanno ridotti alla situazione attuale. Se rivoluzione dovrà essere che lo sia in tutto, ma senza dimenticare la nostra storia e tradizione». Forse anche loro fanno il tifo per Richard Lee. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero