Mercati emergenti, S&P: affrontano contesto esterno di crescente difficoltà

Mercati emergenti, S&P: affrontano contesto esterno di crescente difficoltà
(Teleborsa) - Negli ultimi mesi i mercati emergenti (EM) hanno registrato significativi deflussi di portafoglio. E' quanto segnala l'aggiornamento mensile di S&P Global...

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(Teleborsa) - Negli ultimi mesi i mercati emergenti (EM) hanno registrato significativi deflussi di portafoglio. E' quanto segnala l'aggiornamento mensile di S&P Global Ratings sui mercati emergenti segnalando che l'inasprimento delle condizioni di finanziamento, le aspettative di rallentamento delle economie sviluppate e la situazione geopolitica stanno contribuendo ai deflussi di portafoglio dagli EM, in particolare dalla Cina.




Il contesto esterno per gli EM sta peggiorando, ed S&P si attende che le pressioni sugli asset emergenti continuino. Ad ampliare l'incertezza anche una maggiore polarizzazione del panorama politico in alcuni Paesi emergenti, che potrebbe ulteriormente intensificare i deflussi di capitale.

Ad eccezione dell'energia e dei prodotti alimentari, i prezzi delle commodity sono perlopiù tornati ai valori pre-2022. Le aspettative di un rallentamento globale hanno ridotto la domanda della maggior parte delle materie prime, in particolare dei metalli industriali. I prezzi dei prodotti alimentari e dell'energia rimangono tuttavia elevati. L'andamento dei prezzi sui mercati delle commodity è dunque diventato meno favorevole per molti EM in termini di esportazioni, ma continua ad alimentare le pressioni inflazionistiche, dato che i prezzi dell'energia e dei prodotti alimentari si mantengono al di sopra dei livelli pre-2022.


Quanto al rallentamento dell'economia statunitense, più marcato del previsto, "comporta rischi per gli effetti a catena legati al commercio e alla Cina. Dal punto di vista commerciale (direttamente o attraverso l'impatto commerciale secondario), Messico, Tailandia e Malesia sembrano essere i più colpiti. Tuttavia, se la disinflazione dovesse derivare da un'economia statunitense più debole del previsto, la Federal Reserve probabilmente sospenderà il proprio ciclo di inasprimento monetario, il che dovrebbe contribuire ad attutire l'impatto sulle economie emergenti, migliorando le condizioni finanziarie e incoraggiando un ritorno dei flussi di capitale verso gli EM. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero