(Teleborsa) - Prosegue da parte del Consiglio dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni l'esame della sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione europea nella causa...
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La sentenza della Corte Ue ha di fatto bocciato la normativa italiana che impediva l'incrocio tra Mediaset e Tim, facendo rientrare Vivendi in possesso dell'intero suo 29,9%, dopo che una quota del 19,9% era stata congelata in un trust senza diritti di voto, essendo in possesso della società francese già il 23,4% di Telecom e quindi contravvenendo, secondo l'Agcom, alle previsioni del Tusmar.
"La sentenza pregiudiziale pronunciata dalla Corte di Giustizia – rileva il Consiglio dell'Agcom – definisce una fase incidentale del processo pendente dinanzi al Tar del Lazio e si rivolge al giudice nazionale e non direttamente alle parti, per cui essa non pone un problema di esecuzione in senso tecnico. Ciò che andrà eseguito è invece la sentenza del Tar del Lazio, cui spetta dare attuazione alla pronuncia della Corte di Giustizia. Peraltro, rimane incerto quale potrà essere l'effetto conformativo della sentenza del giudice amministrativo". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero