(Teleborsa) - Nuovo capitolo nella vicenda Vivendi-Mediaset. Il Consiglio dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha deciso di chiedere un parere all'Avvocatura dello...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La decisione di fare appello all'Avvocatura arriva dopo che la scorsa settimana i giudici europei hanno di fatto "bocciato" la delibera dell'AgCom secondo la quale Vivendi non potrebbe avere incroci azionari in Tim – di cui possiede il 23,4% – e in Mediaset – di cui detiene il 29,9% – che ha avuto come principale conseguenza per il gruppo francese quella di congelare una quota del 19,9% in un trust senza diritti di voto nell'assemblea dell'azienda guidata da Pier Silvio Berlusconi.
Vivendi si era quindi appellata al TAR che a sua volta si era rivolto alla Corte di giustizia UE.
Ora per l'Agcom si aprono sostanzialmente tre opzioni: l'Authority potrebbe annullare la delibera originaria contro la quale si è appellata Vivendi, sterilizzarne gli effetti in attesa del pronunciamento del TAR a dicembre oppure non sterilizzare gli effetti della delibera e aspettare comunque che il Tribunale amministrativo prenda una decisione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero