Utili record e ricavi in crescita non bastano. Amazon delude le attese e affonda in Borsa, infliggendo un duro colpo alla fortuna di Jeff Bezos, suo fondatore e amministratore...
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E che lo mette ora in diretta competizione proprio con Bezos: il calo dei titoli Amazon gli ha fatto perdere 6 miliardi di dollari solo nelle contrattazioni after hours seguite ai conti, facendolo scivolare dal quinto al quarto posto fra i più ricchi al mondo. Una posizione insidiata da Zuckerberg, dal quale è separato da 'pochè centinaia di milioni di dollari Due parabole opposte che mostrano le due 'faccè della Silicon Valley in questa stagione di trimestrali. Facebook e Microsoft, che ha presentato conti in calo ma sopra le attese, volano e 'guadagnanò complessivamente 53 miliardi di dollari in una settimana in termini di capitalizzazione di mercato. Una corsa che si contrappone alla frenata di Apple e Amazon. I due giganti presentano conti solidi che però non soddisfano, e "bruciano" 73 miliardi di dollari di valutazione.
Proprio Amazon sembra soffrire della "sindrome di Apple": a fronte anche di ottimi risultati non sembra mai abbastanza. Per Amazon, così come per Apple, la barra degli analisti è sempre più alta e non soddisfarla si traduce in una netta bocciatura a Wall Street. Amazon ha chiuso il quarto trimestre con un utile netto raddoppiato a 482 milioni di dollari, ai massimi nei suoi 19 anni in Borsa. I ricavi salgono del 22% a 35,75 miliardi di dollari da 29,3 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2014. L'utile netto raddoppia a 482 milioni di dollari. Ma gli analisti puntavano più in alto, a ricavi per 36 miliardi di dollari e un utile netto di 1,55 dollari per azione. Per il primo trimestre Amazon prevede vendite fra i 26,5 e i 29 miliardi di dollari, in linea con le attese degli analisti. Microsoft ha chiuso il secondo trimestre dell'anno fiscale con un utile di 5 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 5,86 miliardi di dollari dello stesso periodo dell'anno precedente. Al netto dei costi di ristrutturazione e di altre voci, l'utile per azione è stato di 78 cent, in aumento rispetto ai 70 cent del secondo trimestre dello scorso esercizio fiscale. I ricavi sono calati del 10% a 25,69 miliardi di dollari. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero