(Teleborsa) - Parlamento verso la conclusione dei lavori sulla Nota di aggiornamento al DEF. E' in corso in Assemblea del Senato la discussione del testo dopo che la Commissione...
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Prevista invece nel pomeriggio l'esame della NADEF da parte dell'Aula della Camera.
Intanto si continua a ragionare sull'ennesima "bacchettata" nei confronti dell'Italia. Fitch ha infatti dichiarato che la fissazione del rapporto deficit/PIL al 2,4% decisa per la prossima Manovra rappresenta un rischio per i conti pubblici, soprattutto dal 2019 in poi. Non solo: l'agenzia di rating statunitense, che non vede di buon occhio l'atteggiamento fiscale "espansivo" del Governo - non per niente è stato il fattore chiave nella revisione dell'outlook a "negativo" decisa ad agosto - prevede per gli anni a venire una crescita del PIL più bassa. Crescita che invece, secondo Conte & colleghi, ci sarà. Sempre ieri, in serata, al termine della cabina di regia sugli investimenti, il Presidente del Consiglio ha annunciato la piena disponibilità delle aziende partecipate dallo Stato ad alzare l'asticella degli investimenti fino e forse oltre i 20 miliardi di euro.
Tornando alla Manovra, Fitch non è la sola ad avere dubbi sulla futura Manovra. L'Ufficio parlamentare del Bilancio ha infatti bocciato la NADEF, il CNEL ha dato il proprio via libera ad un deficit/PIL del 2,4% ma solo se transitorio mentre il Fondo Monetario Internazionale, nella persona del Direttore Christine Lagarde, ha invitato l'Italia a rispettare i vincoli di bilancio imposti dall'Unione europea.
Nonostante ciò l'Esecutivo ha confermato le previsioni contenute nel Documento di economia e finanza che sosterranno una Manovra da 36,7 miliardi di euro. E così oggi, 11 ottobre, il testo, concluso l'esame da parte della Commissione Bilancio della Camera, approda all'Assemblea di Montecitorio. Saranno votate in contemporanea nei due rami del Parlamento le risoluzioni di maggioranza. Previsto anche il voto sullo scostamento temporaneo dal percorso verso il pareggio di bilancio che dovrà essere approvato a maggioranza assoluta. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero