Nessun aumento dell'Iva, taglio del cuneo fiscale, lotta all'evasione, che si traduce in incentivi all'uso delle carte di credito, e stop al superticket. E poi plastic...
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Fra gli strumenti per incentivare l'uso dei pagamenti elettronici, la manovra introduce il bonus Befana, cioè il rimborso di una parte degli acquisti fatti con carte di credito e bancomat: i dettagli verranno definiti con ulteriori interventi normativi. Sulla plastic e la sugar tax il dibattito politico è stato molto acceso. Il risultato è stata una netta riduzione delle due imposte rispetto alle ipotesi iniziali. La tassa sulla plastica, che si applica agli imballaggi monouso, si è fermata a 45 centesimi al chilo e partirà da luglio. Quella sullo zucchero, che riguarda le bevande analcoliche, resta a 10 centesimi al litro ma partirà da ottobre.
Praticamente azzerato il gettito previsto dalla tassazione sui mezzi aziendali, che è stata rimodulata a vantaggio di chi opterà per auto a basso impatto ambientale. Altra norma del refrain è quella che riguarda l'abolizione del superticket sanitario da 10 euro, a partire dal primo settembre. Oltre che da un maggior ricorso al deficit e dalla spending review, la manovra è finanziata dalla stangata sui giochi: nei prossimi mesi salirà al 20% il prelievo sulle vincite oltre i 500 euro, comprese quelle dalle lotterie istantanee come i Gratta e Vinci, e sulle vincite sopra i 200 euro per le slot. Sono saltate invece all'ultimo minuto la legalizzazione della cannabis light e la Tobin tax, che avrebbe tassato dello 0,04% alcuni tipi di transazioni finanziarie on line. E per le clausole di salvaguardia Iva disinnescate, altre sono state innescate: rispetto a quanto previsto dalle vecchie manovre, c'è il rischio di ulteriori 303 milioni di accise sui carburanti nel 2021. Il compito di sterilizzarlo spetterà al governo che scriverà la prossima manovra.
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Il Messaggero